martedì 30 settembre 2008

La Morsa - Il Ritorno del Maestro

Sabato 27 Settembre 2008 - Ho sognato che ero di nuovo in una piscina. E' quadrata, l'acqua bassa arriva alle ginocchia. Ci sono compagne in attesa che inizi la lezione, sono tutte nel lato destro della piscina. Io nuoto seguendo il perimetro. Nuoto a pancia in su in senso antiorario, ho una pinna arancione sul piede destro e una pinna blu sul piede sinistro. Che nuota tutto intorno c'è anche Z. è lenta e mi è d'intralcio, mi viene addosso quando la supero. Sento arrivare i passi del Maestro, mi tolgo le pinne e le lancio fuori sul lato sinistro della piscina. Intorno alla piscina vetrate, fuori paesaggio invernale, nebbioso. E' pomeriggio. Z. commenta qualcosa ma non le do più importanza. Io sono da sola nel lato sinistro della piscina. Il Maestro entra in acqua, si mette alle mie spalle mi circonda con un braccio intorno alle spalle e mi sistema il sedere sul fondo, cerco di divincolarmi e di scivolare in avanti, ma lui mi strattona, mi tira indietro il sedere e lo blocca, poi mi blocca con il braccio sinistro intorno alla gola. Non posso più muovermi. Con la mano destra accavalla la mia gamba sinistra sopra la destra, mi piega il ginocchio. Cerco di toglierla e lui stringe ancora di più la morsa intorno al collo. Davanti a noi c'è uno specchio ora, ci guardiamo negli occhi attraverso di esso. Ha occhi seri, convinti e inflessibili. Mi sistema i capelli con la mano destra. Inizia la lezione.

L'Arancione è il colore dell'equilibrio tra razionalità e istinto. Un equilibrio instabile. E' espressione di calore, affettività e presenza.

Il Blu, profondo, immateriale, freddo e puro rappresenta la notte, lo stato irreale del sogno. E' simbolo dell'inconscio.

Lo Specchio raffigura il riflesso giusto e preciso di una verità da scoprire. E' lo strumento rivelatore dell'analisi di se stessi.

Sono tornata nella piscina, come un pescecane in gabbia nuoto in tondo, perché se mi fermo sono perduta. Nuoto in senso antiorario, sto regredendo. Sto perdendo i progressi acquisiti. Nuoto con pinne adatte al mare. I miei piedi, sono pronti per portarmi dove voglio, guidati sia dall'istinto che dalla razionalità. Eppure... il Maestro mi blocca. Mi costringe all'immobilità, ad assumere una posizione. Siamo da soli nell'emisfero sinistro del mio cervello. Mette la mia gamba sinistra sopra quella destra, mi sta indicando che devo privilegiare l'istinto, l'emisfero destro e bloccare il sinistro, il controllo, la razionalità. Con gli occhi e con la postura mi sta dicendo che devo prendere una posizione e mantenerla. Che devo essere ferma nei miei propositi. Nella morsa non posso parlare. Non vuole sentire parole, che brava come sono, mi hanno sempre fornito una giustificazione nel mio procrastinare. Quello che vuole è un sguardo fermo e un impegno silenzioso. Mi accarezza i capelli per farmi capire che lo fa per il mio bene, ma che sarà inflessibile.

La lezione ha inizio.

2 commenti:

Pancho Ramirez ha detto...

Mimosona hambrienta de ternura, sexo y comprensión, espérame. Calma tu impúdica ansiedad que ya estoy llegando desde Plutón a vivificar tus íntimas humedades en una experiencia multiorgásmica que nunca olvidarás. Podrás decir al mundo: copulé con el Dios, osease modestamente, YO, Monotributo, el andrógino mas virilmente feminoide de todo el Sistema Solar

mk ha detto...

Non so cosa dire. O forse lo so ma non voglio dirlo. mk