venerdì 30 gennaio 2009

I 1000 modi del Maestro ovvero dell'Autodistruzione consapevole

Lunedì sera avevo voglia di sushi per via del sogno mattutino, invece sono andata a mangiare cose sfiziose ma assolutamente fuori dieta, consapevole di quello che stavo facendo. Ed ecco allora che è arrivata subito la bacchettata sulle mani. Il Maestro ha deciso di non farsi vedere, ma la sua presenza è stata dolorosamente tangibile...Martedì 27 Gennaio 2009 - Sono in uno scantinato/parcheggio sotterraneo vuoto. C'è solo una macchina guidata da un amico indefinito (il Maestro?), addossati ad una parete laterale, lontani parenti in posizione marginale, ci sono io con la mia gatta e ci sono ancora io in forma di giovane ragazzo munito di motorino. Inizia a fare degli otto passando tra i piloni del parcheggio. La macchina fa lo stesso. Stanno "carburando" per fare una gara. Il mio braccio destro è lunghissimo, si proietta in alto verso il soffitto per poi ricadere ad arco verso il motorino. Con il dito indice puntato sulla testa del ragazzo in sella al motorino, lo muovo in cerchi intorno a me.
Il ragazzo vuole suicidarsi e io lo so. Ad un certo punto il ragazzo dirige il motorino verso una rampa, io recupero la gatta e la tengo in braccio, il ragazzo sta puntando verso il muro di cemento nell'angolo dello scantinato. Sulla parete c'è un dipinto murale, vegetazione tropicale, verde blu violetto. Con il motorino a tutta velocità il ragazzo va a sbattere violentemente contro la parete, dalla testa si spande una macchia di sangue che muta il dipinto aggiungendo un enorme fiore rosso arancio, il ragazzo si rialza, barcollando scende dalla rampa, si toglie il casco e beve acqua da una bottiglietta, gli altri accorrono, io rimango immobile a guardare la scena, con in braccio la gatta, mi domando se morirà o sopravviverà. Mi sveglio.In questo sogno, è lampante, mi sto prendendo in giro ( il ragazzo/me gira intorno a me stessa guidato dal mio stesso dito).

Nella corsa verso l'autodistruzione consapevole e programmata ho ancora un barlume di autoconservazione (la gatta, l'acqua).

Se la risposta è nel fiore di sangue e cervello che modifica il dipinto, allora la domanda qual'è?

La domanda del mio corpo è il riempimento di amore, la domanda della mia mente è il dissetarsi con l'espressione artistica.

giovedì 29 gennaio 2009

Sushi point

Lunedì 26 Gennaio 2009 - Cammino per le strade di una cittadella, i pavimenti antichi a lastroni di marmo, è la cittadina oltre la piscina. Improvvisamente sono alla guida della mia macchina, ora la pavimentazione delle strade è in porfido. Dietro una curva arrivo ad un giardinetto pubblico, e lì c'è un sushi point - trattoria. Finalmente un posto dove potrò andare a mangiare nella pausa pranzo, che costa poco e che ha cibo sano e che a me piace tanto. Pesce crudo. Mi sveglio con la sensazione che questo posto esista davvero, devo solo cercarlo meglio.

mercoledì 28 gennaio 2009

Senza capo ne coda

Ancora riflessioni a ruota libera sul sogno di Domenica 11 Gennaio 2009 (Gli Uccelli, i Cani, le Tigrighepardo e i Vermiserpenti)

Uccidere in sogno significa lasciare uscire i contenuti repressi.
I vermi simboleggiano la rinascita.
Il serpente simboleggia i contenuti dell'inconscio che finalmente vengono portati allo stato di consapevolezza.
Io per mezzo dei cani e delle tigrighepardo uccido i serpenti mozzandogli testa e coda.
La testa è la razionalità, la coda il sesso, l'istinto

... senza ne capo ne coda...

Le mie due nature, cani e tigrighepardo, uccidono i significati inconsci venuti allo scoperto, rendendoli senza ne capo ne coda, cercando di renderli indecifrabili.

Le mie due nature lo fanno per proteggermi.

Ma io so che i serpenti sono sempre stati nell'armadietto, liberi di entrare e uscire non visti.

Cosa rappresentano? qual'è il loro messaggio reso incompleto? Il sesso? la capacità di essere cattiva per la sopravvivenza della vera me stessa?

cane=amicizia
tigregheparo= sessualità e sensualità (atteggiamento verso)

serpente=sesso (esigenze, bisogni)

l'amicizia e il mio modo di vivere la sessualità hanno mozzato le mie esigenze rendendole senza ne capo ne coda, incomplete, ma come i vermi esse si rigenerano e girano liberamente dentro e fuori dall'armadietto dell'inconscio, hanno inoltre permesso la sopravvivenza, nutrendoli, dei 21 uccelli.

Il serpente ci ricorda che non si può piacere a tutti, perché dentro di noi ci sarà sempre una sfaccettatura che non piacerà a qualcuno. Rinunciarci però, rinunciare al serpente, significa rinunciare a una parte di se stessi
.

Chi, in nome dell'amicizia o dell'amore, esige questa rinuncia non ci ama veramente ne ci è amico.

Ci vuole senza capo ne coda.


Ho imparato a eliminare e rimuovere i serpenti, MA DEVO invece integrare anche loro nel mio bestiario personale

Per essere completa. Di capo e coda.

domenica 18 gennaio 2009

Gli Uccelli, i Cani, le Tigrighepardo e i Vermiserpenti

Quando ci si ricorda così vividamente di un sogno, vuol dire che esso ha un particolare significato per la vita del sognatore. La parte più difficile è capire cosa significa. E a volte si preferisce non capire per un po', continuando a vivere come si è abituati.

Domenica 11 Gennaio 2009 - Cammino con i tacchi alti e vestita con un abito e calze nere da donna. Giro tra i corridoi di un cinema. Con me c'è Chiara, lei è in bikini. Cerchiamo i bagni, devo fare pipì. Troviamo solo gabinetti alla turca. Provo lo stesso, ma con le calze lunghe, la gonna stretta e i tacchi alti non riesco a stare in equilibrio. Continuiamo la ricerca, il cinema è anche un campeggio, una piscina e una clinica. Ci infiliamo in un corridoio attraverso una porta con la scritta VIETATO ENTRARE - SOLO PERSONALE ADDETTO, il corridoio è piuttosto scuro, con i muri non imbiancati e vecchi, lame di luce lo squarciano provenendo dall'alto. Sul lato sinistro ci sono le docce circolari, sul lato destro i bagni con il water, in fondo infermiere a fine turno si stanno cambiando, entro rapidamente in un gabinetto, è scuro, non c'è luce, ed è piccolo, non riesco quasi a muovermi. Mi siedo e mi accorgo che c'è giù il coperchio. Allora infilo una mano sotto la coscia e sollevandomi quel tanto che riesco, alzo il coperchio, intanto penso che non ho neanche guardato se era pulito o sporco. Il rotolo della carta igienica penzola da un fildiferro, ci sono attaccati gli ultimi quattro foglietti. Riesco a fare pipì e mi dico che tanto con il buio che c'è non sarei riuscita a vedere lo stesso. Esco e mi lavo le mani, apro una porta che da su un corridoio arioso e inondato di luce bianca. Improvvisamente sono nella mia cucina, nella casa in cui vivo ora, ma ci vivo con la mia famiglia di origine: mia mamma, mio fratello, mio papà. Apro un armadietto vicino alla porta finestra che da sul balcone, so che li dentro c'erano dei vermi, li ho visti l'ultima volta che l'ho aperto. Ora dentro ci sono degli uccelli, richiudo rapidamente, ma si sono svegliati e spingono da dentro, riapro e vengono fuori una dopo l'altra delle ochegalline, vanno verso il balcone e poi volano via. Sono bluverdigialle, le conto, ci sono anche quattro piccioni, due piccoli uccelli neriblu, penso allodole, e una grande oca bianca con la cresta, è molto aggressiva, ha il becco spalancato e vedo denti aguzzi come di coccodrillo e una lingua rossa appuntita, dico a mia mamma di spostarsi per lasciarla libera di volare via anche lei. In tutto ho contato 21 uccelli tra galline, oche, piccioni e le due allodole. Chiudo l'armadietto. Ho visto dentro dei serpenti, ma i serpenti sono usciti da sotto. Li conto, sono tre serpenti gialloverdeblu, girano sul pavimento della cucina, vedo che si avvicinano ai piedi nudi di mia mamma, di lei vedo soltanto i piedi per tutto il sogno, io sono con i piedi sulle barre di due sedie, i serpenti passano sotto le mie gambe. Abbiamo 3 cani, una mamma con due cuccioli, sono cocker setter. La mamma cane uccide un serpente staccandogli la testa con un morso, i due cuccioli uno in braccio a me e uno a mio fratello osservano attenti, si lanciano verso il soggiorno all'inseguimento dei serpenti e li uccidono. Hanno imparato. Dall'armadietto sono usciti altri 3 serpenti, sono rossogialli. Abbiamo una mamma tigreghepardo con i suoi due cuccioli. Sono tutti e tre di piccole dimensioni, prendo uno dei due cuccioli dalle braccia di mio fratello, lo accarezzo è morbido. Osserviamo tutti la mamma tigreghepardo avventarsi sul serpente e ucciderlo staccandogli la testa con un morso secco. I cuccioli scendono dalle nostre braccia e uccidono gli altri due serpenti. Li uccidono insieme, uno tiene il serpente per la coda l'altro cucciolo gli stacca la testa. Conto i pezzi di serpente mentre li raccolgo per buttarli, voglio essere sicura di averli buttati tutti. Vado in camera da letto, mi viene il dubbio che ci sia un quarto serpente, con mio papà guardiamo sotto il letto, lo cattura e lo butta via. Rifaccio il letto e continuo a pensare che potrebbero essercene degli altri e che non potrò più dormire tranquilla, poi penso che ho vissuto tutti questi anni con i serpenti in casa, anche se pensavo fossero vermi chiusi nell'armadietto, e che invece erano serpenti che potevano uscire dall'armadietto quando volevano, e quindi ho sempre rischiato. Ma ora abbiamo i cani e le tigrighepardo che sanno come ucciderli. Con la mamma torno a guardare nell'armadietto e ne tira fuori un nido con dentro delle piccole uova grigioazzurrine puntinate. Non si sono schiuse. Dico che possiamo tenerle per ricordarci di quei 21 uccelli che sono vissuti nell'armadietto e che hanno potuto vivere perché mangiavano i vermi serpenti. Le teniamo. Vado a letto e sogno la fine del sogno di prima, cammino giù per una ripida discesa verso il mare, sono vestita con un abitino nero e i tacchi alti, sto andando ad un funerale, ma non sono triste, cammino in discesa in perfetto equilibrio, mi sento potente, la giornata è brillante di sole e davanti a me, il mare luccica. Mi sveglio.Nella notte tra il 24 e il 25 Gennaio 2009 "l'illuminazione" è arrivata. Poco prima di svegliarmi, quando la luce inizia a filtrare dalla sottile pelle delle palpebre, dimenticando il sogno appena fatto ma chiarendo quello che tanto mi aveva colpito.

Sogno di riassunto della vita.
(il cinema - che mostra il film della vita, campeggio - il rifugio temporaneo, piscina - con l'acqua, l'inconscio dove tutto inizia, clinica - il luogo di cura) (le infermiere hanno finito di lavorare e si stanno cambiando, quello che c'era da fare è stato fatto, inizia la vita fuori dall'ospedale, non è più il momento della cura) io che conto gli animali e le cose, tutto sta ad indicare l'ambito in cui mettere i significati simbolici che seguiranno

Sogno di potente rinascita. (Il tunnel "VIETATO ENTRARE - SOLO PER ADDETTI AI LAVORI", la porta che separa il buio dalla luce, le uova, il funerale).

Sogno di autoperdono degli errori e di liberazione. (la pipì, i 21 uccelli come i 21 anni dell'oblio di me stessa, i vermi che erano serpenti, la liberazione di tutti i volatili, l'uccisione di tutti i serpenti).

Sogno di rivelazione. (gli anni delle ochegallina - l'inettitudine, seguiti da quelli dei piccioni - la curiosità fine a se stessa, i due anni delle allodole - le allodole hanno la capacità di innalzarsi molto rapidamente e lasciarsi bruscamente cadere a terra in un collegamento simbolico tra Terra e Cielo - Corpo e Mente, e l'ultimo anno, quello dell'oca cattiva - la rivelazione del profondo e la sua liberazione).

Sogno di consapevolezza di sé. (la turca prima, il bagno stretto e buio poi - riconoscimento dei propri limiti e adattamento ad essi ) (la mamma morta - è l'unica con i piedi nudi - mi mostra le uova azzurre, il fratello mi passa uno dei due cuccioli, il papà scova l'ultimo serpente sotto il letto - riconoscimento delle figure familiari dentro di me, ognuna preposta ad una funzione specifica, mostrare la via della rinascita, condividere l'affetto, riconoscere e proteggere dal pericolo nascosto in un luogo fidato), gli uccelli
(la capacità di sopravvivere rinchiusi, nutrendosi per anni solo di cibo e la capacità di volare ancora appena aperto l'armadietto) l'oca cattiva, (è arrabbiata, aggressiva, mostra denti aguzzi di coccodrillo per mordere e ha la lingua per parlare, ma io non ne ho paura anzi dico alla mamma di non tenerla più bloccata, di lasciare libera anche lei di volare e vivere non più rinchiusa) i cani (la giocosità dei cocker setter che imparano dalla mamma come uccidere il male) e le tigrighepardo (la morbida sensualità femminile che nasconde una aggressività organizzata cooperano per ottenere il risultato voluto - staccare testa e coda ai serpenti)

Sogno di riconoscimento del proprio potere. (I tacchi alti, i Vestiti da Donna contrapposti al bikini di Chiara - la mia adepta e seguace) (Sto in equilibrio sulle sedie e vedo passare sotto di me i serpenti - la capacità di sopraelevarsi e mantenere il controllo in situazioni di stress) (Raccolgo tutti i pezzi di serpente, mi vengono i dubbi e decido di convivere con essi perché so che sono in grado di affrontare il pericolo - i cani e le tigrighepardo hanno"imparato ad uccidere" e stanno con me) (Cammino in discesa in perfetto equilibrio su tacchi alti e mi sento potente - sto andando al funerale della vecchia me stessa, il sole è quello caldo di primavera - la rinascita - il mare brilla sulla linea dell'orizzonte e sono felice perché sento dentro di me il potere del cambiamento).

sabato 10 gennaio 2009

Come la Lepre

Giovedì 8 Gennaio 2009 - Ha nevicato e poi ha piovuto. E' sera tardi, torno dalla piscina.
La strada è asfalto nero lucido che si svolge dritta come un nastro di seta tra la neve di velluto bianco. Improvvisamente, ferma in mezzo al nastro, un'ombra doppia. Come di un gattopinocchio che si è svegliato con orecchie d'asino. Le due teste si volgono verso di me, che intanto ho rallentato la macchina, ed ecco quattro bagliori dorati, quattro bottoni di rameverdearancio. Sono quasi ferma, ipnotizzata da quegli occhi. Nel secondo che mi ci è voluto per controllare se arrivava qualche altra macchina dietro di me, due balzi e via, morbide e silenziose, le due lepri sono saltate nella neve e poi verso il bosco e nella notte.

A volte, soprattutto quando guido da sola, spengo la radio e ascolto il rumore del traffico, dei tergicristalli alternati alle gocce di pioggia, il silenzio dell'afa che galleggia in agosto... ed ecco che mi affiorano domande di natura esistenziale.

Spesso, stando attenta, la risposta arriva subito dalla natura che mi circonda. Dalla Natura in sé e dalla natura di certe cose che osservo.

La Lepre è una creatura notturna, legata alla femminilità e alla Luna. Lepri, conigli e gatti, misteriosi, familiari e spesso trasgressivi compagni dei chiari di luna dell'immaginario, simbolicamente associati alla pubertà, non hanno più le giustificazioni dell'infanzia. Simbolo di rinnovamento della vita in tutte le sue forme, portano abbondanza, esuberanza ma anche incontinenza, lussuria e sfrenatezza. Ambiguità, segretezza e mistero il loro modo di agire. Sensualità e femminilità il loro ambito. (Chevalier - Gheerbrant)

Ecco, guidavo nel silenzio della notte innevata e poi lavata dalla pioggia e riflettevo sulla sessualità e sull'amore, sui rapporti amorosi. E la risposta è arrivata.

Devo fare come la Lepre.

martedì 6 gennaio 2009

I Soldi Onirici

Domenica 4 Gennaio 2009 - Sono nel supermercato/banca sotto casa mia. Devo comprare verdure e formaggio. Ho preso dei formaggini, ma appena li metto nel cesto, la confezione si apre e il formaggino si spacca in due pezzi. Chiedo alla cassiera se può darmi della carta per incartarli meglio. Mi passa della carta crespa e faccio dei pacchettini. Continuo il giro del supermercato e mi fermo al reparto assorbenti; tra i campioni c'è un nuovo modello con ali per tutta la lunghezza, cerco la confezione corrispondente ma non c'è. Adesso si è trasformata in una pigna di tappeti, rovistando alla ricerca degli assorbenti, trovo due borsellini da donna e un portafoglio da uomo. Guardo nei borsellini, sono pieni di monete, ma non ci sono documenti. Arriva il direttore della banca/supermercato gli mostro i borsellini e apro il portafoglio, quando l'avevo trovato tra i tappeti l'avevo sentito molto pieno di banconote, ora non c'è ne sono, all'interno ci sono delle foto di scena di un film in bianco e nero, tra queste c'è anche una foto di mio papà. Guardo meglio il portafoglio e lo riconosco, è quello di S. infilo la mano tra i tappeti e trovo le banconote. Sono tanti soldi di varie nazionalità. Penso che questa è anche una banca e quindi può cambiarmeli. Mi sveglio.


La mattina della stessa notte S. mi dice di aver sognato di aver perso il portafoglio.

Sognare Formaggio indica bisogni sessuali. Mangiarlo significa buona salute se è fresco, mette in guardia dalle malattie se è duro e vecchio.


Il Borsellino rappresenta la donna e la sua disponibilità verso il sesso.


Il Portafoglio è il segno del nostro credito sociale, la nostra forza psichica e il nostro potere di scambio, la nostra sicurezza.


La Banca Onirica custodisce le nostre riserve di energia e la capacità di realizzarsi nella vita.

venerdì 2 gennaio 2009

Ancora in piscina

Giovedì 1 Gennaio 2009 - (II sogno) Vado in piscina con le colleghe. Con noi c'è anche Francesca una assistente informatica venuta ad aiutarci in questo periodo. La piscina è per metà campeggio e per metà la mia erboristeria di fiducia. Francesca lascia la mia borsa della piscina all'entrata. Cerco gli spogliatoi nuovi, sono lontani, bisogna fare un pezzo di strada sterrata sulla quale qualcuno si è accampato con le tende. Cambio strada per non inciampare nelle corde e nei picchetti. Arriviamo agli spogliatoi, una struttura di legno che si sviluppa anche sottoterra. Cerco la porta per entrare ma una è troppo piccola, una è chiusa, una è lo spogliatoio dei maschi... apro una finestrella e gridando richiamo l'attenzione di qualcuno. Arriva una donna, 50 anni fintabionda, un po' risentita perché ho urlato. Le chiedo dove si trova la porta per entrare negli spogliatoi delle donne e ci fa andare sull'altro lato ed entrare in un sotterraneo.
Sono al bordo della piscina nel giardino dell'erboristeria e penso che non mi sono organizzata per tornare velocemente al lavoro dopo il bagno. Decido di andare a recuperare la borsa con l'accappatoio e le altre cose che mi servono per fare la doccia. Mi scoccia perdere tempo così, ne rimane meno per entrare in acqua ma preferisco farlo prima così da godermi l'acqua in maniera rilassata. Le colleghe sono tutte nella piscina interna, fuori l'acqua è troppo fredda. Sistemata la faccenda della borsa e studiato dove sono le nuove docce, finalmente mi immergo nella piscina esterna, l'acqua è fredda ma io indosso un costume a tutina intero che mi protegge. Nuoto, mi sveglio.

Finalmente ho nuotato in una piscina all'aperto. Rispetto al solito è un passo avanti.
Credo...

Danzo con il Calice

Giovedì 1 Gennaio 2009 - (I sogno) Danzo insieme a S. per la stanza ci muoviamo disegnando coreografie che coprono tutto lo spazio a disposizione. In mano ho un calice pieno di vino rosso e nonostante i movimenti della danza, non ne faccio uscire neanche una goccia.

Il Calice rappresenta un momento di prova dove l'accettazione evidenzia una forza notevole.
E' anche simbolo del ventre femminile.

Il Vino è simbolo di vitalità, energia e gioia di vivere. Libertà di spirito.

Danzare esprime armonia interiore.