domenica 26 aprile 2009

Crisalide

Sono così trasparente? E allora se sono così trasparente perché chi mi circonda non vede dentro di me? Essere trasparente in un mondo di non vedenti è inutile.

Ho provato a farmi sentire, udito, tatto, olfatto. Niente.

L’unica strada di comunicazione era il gusto e quindi ho riversato tutta la mia potenzialità espressiva nel cibo. Prepararlo per gli altri e mangiarne io stessa, per riempire il vuoto. Un vuoto d’affetto. Comprensione, amore, sesso.
Il cibo, usato come lo uso io, stordisce. Così è più facile reprimere le emozioni, le sensazioni. E’ più facile reprimersi. In tutto.
Ho esercitato volontariamente la facoltà di non scegliere.
Passivamente.
Nell’illusione che fosse sufficiente. Che bastasse.

Nell’economia pragmatica che mi ha sempre salvato dalla presa di coscienza
e quindi costretta e rinchiusa, ho scartato le farfalle perché erano lontane migliaia di kilometri.
Un volo troppo lungo per ali così fragili.
E ora? Ho paura di essere solo una farfalla da cortile. Ho paura che queste ali nel frattempo cresciute e rese più forti, abbiano perso l'istinto al volo. Crisalide di Villa Ruzza - Scultura di Antonio di Rosa (http://www.antoniodirosa.it/)

La foto della crisalide è tratta da
www.amisk.ca/MonarchProject/index.html

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