lunedì 8 giugno 2009

Ultrapercettività Sensoriale

Mi sono addormentata da un'ora ed ora sono sveglia. Lucida. Mi ha svegliato la consapevolezza improvvisa di una luminosità liquida che galleggia intorno a me. La vedo, il punto di origine è dove oggi, ormai ieri, mi ha toccato I. Per tre volte ha appoggiato la sua mano sul mio braccio, ogni volta sostando sempre un po' di più. Il mio braccio immobile per paura che qualsiasi movimento potesse far scaturire all'esterno l'elettricità che sentivo dentro. Dal braccio sinistro ora, il contatto si spande in ondate vibranti per tutto il corpo, fino a riempire l'intera stanza. E' talmente reale che temo possa svegliare chi sta dormendo accanto a me.
La mia pelle è un tappeto sensoriale iper-ricettivo, ad ogni lieve sfiorare delle mie dita che ripercorrono i contorni dell'impronta lasciata su di me, si sollevano vapori dorati, galleggiano a cinque centimetri dalla pelle e poi ricadono come se si fossero resi conto improvvisamente di avere un peso. Ritornando a contatto con la mia pelle si spandono in onde circolari e poi giù nella carne, portando con sé liquidità luminosa e calda. Il mio respiro è profondo e circolare, percepisco l'odore di terra umida del prato sottostante la finestra, nel buio della stanza vedo l'immagine di un corpo che galleggia, è I. si avvicina al mio, la sensazione di tutte le possibili reciprocità è fortissima. Ora c'è anche M. nella stanza, penso lucidamente che lei è la donna con la quale potrei provare. Sono passate circa quattro ore, lo capisco dal cinguettare degli uccellini e dal lieve chiarore che filtra attraverso le persiane. Chiudo gli occhi. Mi addormento. Fra un'ora circa mi devo alzare.
Sveglia. La sensazione di liquidità persiste in me. Sono in vibrazione continua, sento che se qualcuno mi toccasse, il mio corpo risponderebbe immediatamente con ondate orgasmiche. Nessuno l'ha fatto.
Entro in acqua, la lezione di acquagym ha inizio. Lentamente, l'energia repressa viene utilizzata in questa attività di sublimazione, disperdendosi nell'acqua fredda. Riesco a vedere la luminescenza che lascia il mio corpo ad ogni movimento. Che spreco.

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