mercoledì 9 febbraio 2011

Fluorescenze


Lunedì 7 Febbraio 2011 - Sono andata a letto tardi stanotte, verso le 4, mi avvolgo nella coperta di pile e poi mi infilo sotto il piumone, il caldo che ha lasciato chi si è appena alzato non durerà molto. Sogno di essere seduta al bancone di un bar, le uniche luci provengono da scritte fluorescenti verdi e rosa, tutto intorno è buio e fumoso. Seduto vicino a me c'è questo ragazzo appena conosciuto, siamo seduti così vicini che sento il calore del suo corpo provenire a ondate, ogni volta che respira. Gli chiedo se lo infastidisce se lo tocco, respira di no. Con le dita percorro la linea squadrata della mandibola, sento le ossa, la pelle, la barba corta e definita. Proseguo scontornando gli zigomi, sono simili ai miei. Il ragazzo indossa una maglietta nera, ha le maniche arrotolate, le braccia nude, seguo la massa muscolare e riesco a sentire, quasi impercettibili, le linee in rilievo dei suoi tatuaggi. Sopra il cotone ridisegno le costole e i muscoli degli addominali. E' un ipermaschio propulso dal testosterone e dall'adrenalina, ma è capace di fluire. Penso che potremmo baciarci, lo fanno anche tra amiche, non c'è nulla di male. Mi sveglio.

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