lunedì 12 marzo 2012

Dioniso e il Cancello

Sabato 10 marzo 2012 - Sono in caccia, sto andando in macchina per incontrarmi con Dioniso. Ho deciso che non posso piu' aspettare. Con me c'e' anche K., ha voluto per forza seguirmi e io estenuata alla fine ho acconsentito, se ne pentira'. Arrivo nel solito posto dell'appuntamento. Dioniso e' in ritardo, io vado in bagno e inizio da sola. Sono in piedi, appoggiata al muro nell'angolo, stordimento e orgasmo. Si apre la porta ed entra Dioniso, lo bacio subito, e' una sensazione bellissima, poi mi preoccupo piu' volte che abbia girato la chiave per chiudere la porta, mi tranquillizza ma io devo controllare di persona. La porta non era chiusa. Chiudo la porta e tengo il mazzo di chiavi. Lo facciamo nel bagno, in piedi, baci mani corpi convulsi. Improvvisamente sono all'aperto. Fuori dal bagno, dalla casa, dal giardino recintato. Sul marciapiede a ridosso del cancello da cui si accede alla proprieta'. Sono sdraiata per terra, addosso ad una ragazza seminuda, e' bella, giovane, il corpo snello ed efebico, leggero. Comincio a baciarla sul collo e le tocco i seni sotto gli occhi esterefatti di K.. La ragazza diventa ritrosa, non vuole, mi dice che mi sto comportando come un maschio, che non funziona cosi, che non vuole farlo per strada. Mi alzo e mi dirigo verso Dioniso, ci sono persone intorno a lui, amici. K. vuole portarmi via. Non so come salutare Dioniso, perche' in effetti non voglio andarmene, lui mi tira a se' e ci baciamo, mi afferro al cancello a cui e' appoggiato e lo comprimo con tutto il mio corpo, come a voler passare attraverso di lui e poi oltre la recinzione. E' un bacio lunghissimo, profondo, di intima comunione, contatto, ma alla fine mi dice che non ci rivedremo piu', chiedo perche', ma lui dice soltanto che e' meglio cosi'. Sento un fiotto di gelo nel cuore, fa malissimo, mentre intanto, sotto, pulsa un globo di calore che si spande, sto' venendo. Mi sveglio.

Il bagno onirico e' il luogo dove ci si purifica, dove lasciamo andare lo scarto dei nostri processi di cambiamento e dove ci si lava per tornare puliti. La chiave rappresenta la scoperta, il potere e il comando. Nella serratura indicano il potere dell'adattamento e che si ha la potenza energetica per operare il cambiamento (giro la chiave e mi tengo il mazzo, e' mio). Il recinto contiene lo spazio protetto della nostra vita interiore, all'interno ci sono i sentimenti e l'utensileria costituita dai nostri meccanismi di pensiero e le nostre virtu'. E' lo stato interiore che porta a voler vivere nella totale consacrazione delle proprie convinzioni. Non posso piu' accedere al mio giardino, alla mia casa, passando attraverso il corpo di Dioniso, non e' piu' possibile. Anche la ragazza nuda lo sostiene, che se la voglio devo portarla in casa. La ragazza nuda sono io. La casa di cui posseggo le chiavi del bagno. E se posseggo il bagno, allora anche la casa e' mia, e il giardino protetto dalla recinzione. Nel mazzo di chiavi c'e' anche quella per aprire e chiudere il cancello. Devo cercarla.


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2 commenti:

Lux ha detto...

Come spesso accade, mi lasci senza parole. In questi giorni in sogno mi arrivano vari messaggi. Si stanno avverando tutti. Annusare i tuoi sogni, alzare le coltri pesanti sotto le quali nascondi la testa mentre dormi, entrare nell'atmosfera rarefatta dei tuoi sogni, così precisa, così reale, mi fa pensare di conoscerti sempre un po' di più. Grazie per la condivisione. Buona notte sognatrice folle! Ciao

mk ha detto...

Grazie Lux, le tue parole mi hanno fatto venire i brividi...un abbraccio! mk