domenica 1 febbraio 2015

Il Ragno, gli Uccelli e la Casa d'Acqua


Domenica 1 Febbraio 2015 - Ho sognato che vivevo in una casa della famiglia. La mia stanza era con pareti turchesi e un letto a baldacchino di stile coloniale in bambu', la testa rivolta verso il centro della stanza.
Sento nel dormiveglia un rumore strano e mi sveglio. Che si arrampica lentamente sulla colonnina c'è un ragno ghepardato grande come un melone. Arriva alla traversa e comincia a tessere una tela con dei fili pendenti, sembrano fatti di perle. La finestra che da su un giardino è aperta, entrano in sequenza strane razze di uccelli, uno per tipo, e rimangono impigliati nelle parti pendenti. Mentre prima stavo a guardare senza paura il lavoro del ragno, ora scatto fuori dal letto. Gli uccelli sbattono inutilmente le ali per liberarsi, ad ogni sbattere d'ali mi proteggo la testa terrorizzata. Guardo i miei piedi, il pavimento è fatto di prato con fiori bianchi profumati riuniti in una aiuola centrale, ogni volta che la sfioro con i piedi nudi si solleva un profumo indescrivibile e buonissimo. Mi dirigo in bagno e sulla mensola vedo un dentifricio che costa più di 300 euro, è un dentifricio per celiaci, è della ragazza dell'uomo che mi piace, così quando lo bacia non c'è pericolo che lui venga a contatto con il glutine. Mi dirigo in sala da pranzo, intorno all'enorme tavolo in legno scuro c'è un sacco di gente, genitori, fratelli e sorelle, amici. Io sono l'unica a preoccuparmi che dalle pareti della casa sta allargandosi a vista d'occhio una macchia da cui zampilla acqua, controllo la casa, in ogni stanza rivoli d'acqua scendono dal soffitto. Vedo il ragno, per terra, schiacciato da piedi impietosi. Penso che ora, ogni volta che sentirò rumore di sbatter d'ali avro' paura e non voglio. Devo trovare un modo per esorcizzarla. Mi sveglio.

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