Mercoledì 28 maggio 2008 - Sono in un ufficio con tutte le scrivanie sistemate a gruppi in una sola stanza. Ho sognato spesso le scrivanie messe così, in un periodo precedente al black-out onirico. Vado in bagno e accendo il forno a micro onde per cucinarmi del cibo. Salta la corrente, qualcuno deve aver messo in funzione fotocopiatore e macchina del caffè contemporaneamente. Spengo il forno e, facendo finta di non sapere niente, esco dal bagno. Il capo non riesce a fissare una tenda, con mossa geniale la blocco a metà sfruttando un gancio che penzola dalla tenda e fissandolo alla maniglia della finestra, con un movimento da sotto in su. Nel sogno penso al pensiero laterale.
Faccio ripartire i computers rispondendo alle domande come se non fossi responsabile del black-out. E dando risposte tecniche esaurienti. Nel buio, prima, c'è un ragazzo, mi ha preso la mano, mi abbraccia e mi bacia. Senso di calore umano e pienezza del cuore. E' tornata la luce. Mi trucco le labbra di rosso e mentre parlo con altre persone, allungo il braccio all'indietro e tocco la mano destra del ragazzo. Lo guardo negli occhi e ricambia lo sguardo. Mi sveglio mentre spiego alla collega perché ho un debole per lui.
Il forno è un simbolo di creazione e trasformazione. E' la maturazione dei nostri progetti.
Il ritorno dell'elettricità rappresenta il "chiarimento".
Il giovane uomo, la mano, la destra, dal sotto in su, sono tutti simboli di azione, creatività, intenzione, del conscio, del portare all'esterno.
Il rosso è energia, forza motrice.
Truccarsi evidenzia bisogno di un cambiamento, di essere trasformati.
Lo sguardo è il messaggio di un mutamento interiore. E' l'intuito.
Il pensiero laterale segnala che il sogno va letto non per quello che sembra. Ciò che vi succede in ordine di caos, buio e poi luce, rivelazione (la tenda aperta a metà), risoluzione dei problemi, indica un percorso fatto o ancora da fare.
Nel sogno della Maestra Vecchia, scendevo la scalinata della mia casa Multipiano. Era il momento del ritorno alle proprie capacità innate, ma anche un precipitare dentro di sè, in una fase dominata dall'incoscio e dall'istintualità. Ora, a quanto pare, sto risalendo?
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