A due anni di distanza, sempre intorno al mio compleanno, mi sono distorta di nuovo la caviglia.
Le caviglie per la precisione, tutte e due. Scendendo le scale hanno letteralmente ceduto, e quella che l'altra volta mi aveva bloccato per 3 settimane ha avuto ovviamente la peggio.
A due anni di distanza, dopo una presa di coscienza e un enorme cambiamento nel primo anno, mi sono riseduta, e il secondo anno stava passando sciabordando.
Ecco allora il secondo avvertimento.
La caviglia è la libertà. La caviglia è la femminilità. La caviglia è il vedere oltre. La caviglia è andare con passo sicuro.
Tutte cose su cui ho riflettuto ma delle quali non ho fatto niente.
E così il mio corpo mi ha ricordato, molto efficacemente, cosa vuol dire essere schiavi, stare con la catena alla caviglia. Veramente. E mi ha dato un'altra possibilità.
Cosa ho intenzione di fare? Come sfrutterò questa seconda chance?
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