domenica 15 marzo 2009

La Rosa e la Catena

Sabato 14 Marzo 2009 - Sono ad una lezione di acquagym domenicale, la vasca è all'aperto ed è contornata da gradinate. Faccio tutta la lezione senza guardare il Maestro, finita l'ora noto una boa in mezzo all'acqua, sopra c'è un cartello che pubblicizza la giornata del fitness, dopo questa lezione c'è il Fun-an'-do. Il Maestro ha finito di chiacchierare con alcune allieve, mi chiama al bordo della vasca, porgendomi una rosa rosa mi dice che ha deciso di darla a me, io penso che lo fa perché l'ho ignorato per tutto il tempo e vuole riconquistare la mia attenzione su di lui, è abituato ad avere la mia adorazione e il suo ego non vuole rinunciarci. Prendo la rosa, è una rosa color rosa classico, da giardino, ha il gambo lungo e dritto sul quale è avvolta fittamente una catena da ferramenta. In basso seminascosta dalla catena c'è l'etichetta con il prezzo 8.300 Lire. Esco dall'acqua tenendo la rosa con la mano destra, faccio per andarmene poi torno indietro e gli chiedo cos'è la lezione che c'è dopo questa: il Fun-an'-do. Mi spiega che è una disciplina a metà tra la danza e l'arte marziale, io rispondo che è tipo la Capoeira, ma lui ribatte che la Capoeira è come il calcio, il Fun-an'-do è molto più fluida nei movimenti senza interruzioni. Il balletto inizia, mi fermo a guardare appoggiata allo stipite della porta, guardo i passi e li rifaccio, sono in grado, i piedi vengono battuti a ritmo sul pavimento, come nel flamenco, il corpo si muove disegnando nell'aria figure ondulatorie. Dopo 20 minuti la lezione finisce, esco ed incontro G. che mi chiede dov'è l'altra parte del duo, rispondo che non sapevo neanche di far parte di una coppia e in quel momento noto P. che spunta da dietro uno scaffale. Mi dice che era in acqua dietro di me, ma che non l'ho vista. G. ci chiede se siamo pronte ad andare, P. mi fa segno di non venire. Li saluto e me ne vado. Mi dirigo verso il mio furgone Volkswagen camperizzato. Salgo ma devo aspettare a partire perché c'è un altro furgone che sta facendo manovra. In retromarcia spedita raggiungo lo spiazzo dell'uscita, manovro e mi porto verso la reception per consegnare il numero, è la reception di un campeggio dove andavo da piccola, esco e guido con proprietà il mezzo. La rosa sta appassendo, prendo un pezzo di carta, lo bagno al rubinetto della mia casa viaggiante, e lo avvolgo intorno allo stelo incatenato, la appoggio sul cruscotto sicura che si riprenderà. Parto e mi sveglio mentre con il mio furgone sollevo nuvole di polvere dalla strada sterrata.La Catena Onirica indica sentimenti, valori, norme, ideali o persone a cui ci si sente legati. Esorta a liberarsi da queste catene che sono di impedimento nella vita. Ricevere una catena è un segno di incoraggiamento e di consolazione.

La Rosa indica una ricca vita sentimentale e il desiderio di un amore platonico. La Rosa Onirica simboleggia la perfezione, la realizzazione totale, il perfetto e completo sviluppo.

Il Maestro mi dona una rosa incatenata, vuol dire che devo liberarmi da un'amore platonico o che mi incoraggia sulla via del perfetto e completo sviluppo? Boh?

La danza di cui so fare perfettamente i passi è il Fun-an'-do: cioè Diverti e fai, che è come dire Divertimento e Fallo. Mah?

Il sogno finisce alla guida di un furgone camperizzato, praticamente una casa viaggiante, li ho l'acqua per far tornare in vita la rosa. Da una posizione parcheggiata, dove aspetto che qualcun'altro finisca di fare manovra, parto in retromarcia ma vado velocemente e con sicurezza, esco dalla piscina campeggio e guido con proprietà su una strada sterrata ma dritta, sollevando la polvere... se l'automobile e come la si guida rappresenta nei sogni come si conduce la propria vita, cosa devo desumere da questo furgone e da cosa ci faccio?

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