Martedì 5 giugno 2012 - Sono ospite di un grande albergo/centro commerciale, dove devo incontrare una mia amica, Stella Mattutina, dividiamo la camera. Dobbiamo uscire a cena e io torno in camera per cambiarmi. Le camere si susseguono senza soluzione di continuità, non ci sono porte. Mi cambio per cena, indosso un vestitino fatto interamente di paillettes di metallo. Raggiungo la fine delle camere ed inizio a librarmi in volo nel corridoio. Volo ad un paio di metri di altezza, in posizione verticale, come sospinta. Vedo sotto di me il centro commerciale, le casse, i corridoi vuoti del negozio dopo l'orario di chiusura. Improvvisamente è mattina, sono nella sala della colazione e sono indecisa tra una brioche e una colazione sana, opto per la sana.
Mi ritrovo al mare, la spiaggia è ventosa e vuota, entro nell'acqua per nuotare e dopo qualche bracciata mi accorgo che oltre la striscia di acqua pulita in cui sono, sia verso il largo che verso la spiaggia, galleggiano centinaia di mucche morte. Non posso nuotare al largo come vorrei perché li ci sono enormi mucche pezzate bianche e nere messe di traverso che ostacolano il passaggio. Mi volto per tornare alla spiaggia, e alla mia vista si stendono centinaia di piccole mucche fulve sdraiate supine, le zampe e le bocche rosa a pelo dell'acqua, come tante piccole Ofelie fluttuanti. Il loro pelo è simile a quello dei cavalli, lunghe criniere ondeggiano come alghe nell'acqua.
C'è un passaggio attraverso il quale riesco ad arrivare alla spiaggia senza toccarle.
Arrivo faticosamente alla spiaggia, esco dall'acqua, sono completamente nuda, cammino tra l'erba secca schiacciata dal vento, raggiungo la strada asfaltata e agile inizio a correre.
Per fare questo sogno non è stata uccisa nessuna mucca.