TOME 1 - FOR HER
La pureté
A volte ci sono dei mutamenti sostanziali nella tua vita, che ti cambiano. O forse rivelano una sfaccettatura sempre rimasta nascosta di te, che grazie al mutamento di condizione riesce ad emergere. A me è successo così, che dopo una radicale trasformazione, un periodo di implosione, sono riemersa. Spesso a queste epifanie, corrispondono dei cambi di gusto o meglio delle aggiunte che aumentano le sfaccettature di ciò che noi siamo e che ci piace e ci identifica.
Nella realtà gustativa dei profumi, ho sempre amato i profumi ambrati e caldi e poco i floreali, i muschiati (che sulla mia pelle non ricevono il giusto merito) i profumi freschi, sportivi, estivi.
Dei fiori ero attratta dalla tuberosa e dal gelsomino, fiori carnei che poco hanno in comune con i fiori freschi e romantici. Poi è venuto il momento dello ylang ylang, che prima non sopportavo, e che poi ho amato e amo ancora, tanto da farne uso anche sotto forma di olio essenziale e infine, nell'estate del 2014, dei fiori d'arancio.
Entrambi, ylang ylang e fiori d'arancio, sono, con la tuberosa e il gelsomino, tutti fiori bianchi dal profumo indolico, inebriante e stordente.
Gli indoli, prodotti dai fiori bianchi per attrarre le api, che cieche al bianco altrimenti non vedrebbero i fiori e non li impollinerebbero, hanno un odore sottostante di carne.
Nella profumeria, la nota indolica si tramuta in quella nota amarognola, carica, carnosa, sensuale che caratterizza i quattro fiori bianchi.
Nel fiore d'arancio, l'amaro è ancora più marcato che negli altri. Donando una sfaccettatura bizzarra, fresca asprigna floreale amara che rende inconfondibile il profumo di questi fiori che vengono chiamati anche zagare. L'essenza dei fiori d'arancio viene chiamato anche Neroli, più specificatamente quello dell'arancio amaro.
C'era un bellissimo racconto, di cui non ricordo più ne l'autore ne il titolo, che aveva come personaggio un uomo la cui moglie, quando si sentiva abbandonata, cominciava ad emanare profumo di zagare dalle mani, e lui, entrando nella camera da letto percependone il profumo soffriva di senso di colpa senza che nulla fosse esplicitamente detto. Mentre lo leggevo, nella mia mente immaginavo un letto a baldacchino con tende di mussolina bianca mosse dal vento proveniente dalla finestra aperta sul terrazzo che dava sul mare, la brezza che portava il profumo della moglie dormiente, i capelli castani sparsi sul cuscino, il respiro sottile del sonno.
Ne La Pureté, l'odore di fiori d'arancio è sottilmente potente, amaro con una punta secca, rotola spigoloso sulla pelle e rimanendoci per ore.
Insieme a
Midnight Poison, che gli assomiglia nel suo essere amaro, e
Lust fa parte dei profumi che condivido con una amica, che me la ricorda come Lust ricorda me a lei.
La Pureté - TOME 1 for Her (Zadig & Voltaire) - 2012 - Floreale Legnoso Cipriato (Nathalie Lorson)
Fiori d'Arancio, Bergamotto, Peonia, Latte di Mandorla, Fava Tonka, Tè al Gelsomino, Legno di Guaiaco, Muschio Bianco