"La Pantera in questione era Jeanne Toussaint, musa ispiratrice e amante di Cartier. Questo nomignolo le era stato affibbiato per il carattere indipendente e ribelle.
La Pantera, simbolo della Maison, celebra anche il profumo Panthére edito nel 1986. Due modi di declinare la femminilità indomita e sensuale."
Così recitano le informazioni su questo profumo classico e moderno nello stesso tempo.
La Panthère si apre come un fiore bianco appena sbocciato su un fondo di odore d'erba tagliata umida. Il fiore bianco è una gardenia, con il caratteristico odore indolico misto a quello agrumato fresco. Nel giro di pochissimi istanti, sale il profumo di muschio. E' un muschio dalle note pungenti come speziate, non ha nulla del muschio che di solito su di me finisce con il sapere di lacca, questo muschio mi piace, non è sporco ma ha una nota animale di pelliccia calda e arruffata, come quando il gatto di casa diventa un po' nervosetto e ti ricorda che, anche se di una taglia più piccola, può essere pericoloso come i grandi felini selvatici. Calmata la belva, arriva leggiadro un miscuglio di frutti disidratati, zuccherini e profumati, concentrati e pieni di sole. Il profumo si scalda sulla pelle grazie all'odorarlo da vicino e sale odore di corteccia umida che si scalda sotto i raggi di sole che filtrano tra le foglie degli alberi. Diventa boschivo e meditativo.
E' un profumo molto femminile, che richiama gli anni '80, ma che lo fa in maniera anticonvenzionale e super moderna. Leggiadro la dove quelli erano pesanti.
Sicuro senza bisogno di ostentare ricchezza.
Alla fine ritorna la gardenia, nella sua accezione più femminile e romantica, si mischia all'odore di bosco e così rimane, per moltissime ore, profondo e caldo.
La Panthère (Cartier) - 2014 - Chypre Floreale (Mathilde Laurent)
Gardenia, Muschio Animale, Rabarbaro, Fragola, Frutta Disidratata, Mela, Albicocca, Muschio di Quercia