Come ogni anno, così come quando arriva marzo e le avvisaglie di primavera sento il bisogno di indossare profumi floreali e molto femminili, quando arriva l'estate e il gran caldo, improvvisamente la mia mente vaga verso i profumi maschili. Anche se, detto per inciso, queste due categorie sono veramente molto opinabili, i profumi non hanno sesso, rispondono solo alla pelle, però dicendo profumi maschili, nella profumeria broadcast si intendono tutti quei profumi freschi, agrumati, tonici, fougère che solitamente abbondano nel reparto uomo delle profumerie. Ecco così che parto alla ricerca del profumo che mi faccia sentire fresca e pimpante anche nell'afa o nel clima torrido.
E come ogni anno mi scontro con la nota ormai imperante in quasi tutti i profumi "da uomo" (solitamente accompagnata dalla colorazioni azzurra del liquido ma non necessariamente) e che rovina al mio naso qualsiasi fragranza. Sto cercando di individuare di cosa si tratta, credo sia un calone di nuova generazione (i primi caloni utilizzati negli anni '90 non mi disgustavano, anzi erano molto rigeneranti) che per il mio olfatto risulta sgradevolmente umido metallica, con qualcosa di troppo maturo sottostante.
Quindi giro per il reparto uomo, annuso senza spruzzare per fare una prima selezione che non superano in parecchi, finché individuo un profumo che risale agli anni '90, all'epoca in un viaggio a Tenerife, ricordo che le vetrine delle profumerie erano tutte bardate con la scritta Joop!
Joop! Homme parte subito a razzo, con tutti gli agrumi che ha fissati alla pelle dalla cannella e da legni e spezie calde. Il gelsomino ma soprattutto i fiori d'arancio sono rotondi, morbidi, e si contrappongono alla spigolosità della partenza, subentra un miele amaro, trinciato di tabacco da pipa aromatico, un leggerissimo sentore di cuoio fumé, come se ti stringesse in un abbraccio un uomo con indosso un giubbotto da aviatore, di quel tipo di pellame morbido e scamosciato dall'usura degli anni, con la pelle pulita liscia profumata di sapone da barba. Sandalo e una vaniglia non zuccherosa, steccata con chiodi di garofano, ancora cannella, un lieve patchouli, e un salto nel vuoto in un turbinio di spezie e fiori.
Joop! Homme è potente e persistente senza però le caratteristiche negative spesso associate a queste qualità. Si fa sentire ma non si impone, si amalgama al profumo di una donna abbracciandola senza sovrastarla o peggio ancora cancellare il suo profumo. E' molto originale, avanti nel tempo, tanto da essere insolito quanto lo fu Fahrenheit nel rappresentare il punto di rottura con il passato e la svolta nei profumi da uomo e con il quale condivide quella nota catrame e fiori che mi piace in tutte e due.
In estate ti sferza in inverno ti scalda. E poi, dopo qualche ora diventa di una morbidezza calda e confortante. Come un uomo maturo, centrato, che non deve dimostrare nulla, che non si agita, e che sa coccolare, la fava tonka ha operato il suo mistero.
Joop! Homme (Joop!) - 1989 - Ambrato Fougère (Michel Almairac)Bergamotto, Mandarino, Fiori d'Arancio, Limone d'Amalfi, Cannella, Eliotropio, Gelsomino, Cardamomo, Mughetto, Patchouli, Vaniglia, Sandalo, Vetiver, Miele, Tabacco, Fava Tonka