Un design accattivante a volte è la chiave per attirare. A volte la storia finisce li, la bella bottiglia di design contiene un profumo come tanti altri. Non è questo il caso. Jean Paul Gaultier riserva sempre delle belle sorprese, profumi cosiddetti piacioni, in gergo, ma che hanno una loro personalità che si discosta dalla massa.
Scandal viene definito un profumo al miele, in realtà comparato con un altro profumo al miele che posseggo, Miel du Bois di Serge Lutens, dove la nota di miele è preponderante e molto realistica, il miele di Scandal è un miele che fa nascondino in un bouquet di fiori d'arancio, gardenia e un gelsomino delicato, il profumo agrumato e zuccherino dell'arancia rossa è molto spiccato soprattutto in apertura, dopo un po' subentra anche il profumo di cera d'api che si aggancia nella memoria al profumo di legni aromatici, in un gioco di richiami di chi ha avuto un infanzia negli anni '60/'70. Il legno non c'è ma la mente riempie i buchi.
Scandal è un profumo molto femminile dal profilo seduttivo giocoso, nessuna femme fatale o almeno non quella iconica. Ha un suo modo di fare misterioso tutto alla luce. E' accogliente e solare, di quel tipo di femminilità non respingente, che si afferma con le affinità elettive invece che con le differenze di carattere.
In estate ne basta uno spruzzo per essere avvolti dalla sua nuvola vibrante per ore, sembra di sentire il ronzio delle api, morbido e caldo, pervasivo. Fa sentire bene e seducenti.