domenica 3 agosto 2008

Partenza e Arrivo

Sabato 5 Febbraio 2005 - Ho ritirato la macchina dalla revisione. E' bellissima, si capisce l'età solo dalle targhe. (Meno male che non è così anche per le persone, un super PdB e niente targa, risultato 10 anni di meno!)

Domenica 6 Febbraio 2005 - Sono a casa del Maestro, dobbiamo partire per il mare. Parte lui per primo. Io lo seguo con una Ford Capri Nera. Facendo i tornanti sento miagolare la mia gatta, la cerco, ma non la trovo. Sbaglio strada e giro per Miami, ma vedo che lui ha girato dall'altra parte allora faccio inversione a U sull'autostrada, dalle altre macchine mi fanno i gestacci. Arriviamo ad una capanna sul mare. Arriva anche S. prepara il divano letto ma non lo apre e mette tutti i calzini arrotolati come base. E' arrabbiato. Mi sveglio.
subito dopo...

Ho sognato che compravo vestiti e andavo al ristorante, guidando la mia Ford Capri Nera.

La Ford Capri è stata la prima macchina che ho potuto scegliere nella mia vita. O almeno me ne hanno dato l'illusione. Avevo 7 anni e mi sembrava una macchina bellissima. Per molto tempo ha rappresentato La Macchina nei miei sogni. Dovevo guidarla stando seduta dietro, oppure non arrivavo ai pedali, o ancora faceva quello che voleva lei. Correva a velocità folle su strade di scogliera, dentro e fuori da gallerie con me che cercavo di scavalcare lo schienale del sedile di guida per poter prendere posto davanti, dove non c'era nessuno. Ho provato anche a sognare di guidarla da dietro manovrando il volante con delle bacchette/prolunghe. Poi ho iniziato a sognare la macchina che ho adesso e della Ford Capri è sparita traccia. Fino ad ora.

Finalmente in questo sogno la guido con competenza. E' sempre lei con la sua personalità bizzarra come un cavallo, ma risponde ai miei comandi. E' Mia.

Per molto tempo non ho saputo guidare la mia vita rispettando la natura autentica di me.

Non arrivavo ai pedali, non ero cresciuta abbastanza. O stavo seduta dietro, non ero seduta al posto di guida. La vita scorreva veloce, luce-buio, luce-buio, e tornanti a precipizio sul mare. Fino ad ora.

Il Maestro Onirico mi precede sulla strada e me la mostra, ma io devo guidare da sola, sbagliare strada e avere la capacità di invertire la rotta e ignorare chi mi fa i gestacci perché vorrebbe che io percorressi la strada come tutti. La direzione che ho preso è MI AMI, ma è sbagliata.
I cambiamenti sconvolgono la quotidianità e chi è abituato a vederti sempre fare le stesse cose, mal si adatta. Il senso di colpa allora si affaccia nel sogno, e si riversa nella realtà.

Venerdì 11 Febbraio 2005 - Ho di nuovo la Corazza. Che male.

Nessun commento: