lunedì 13 aprile 2009

L'Intensiva

Sabato 11 Aprile 2009 - Devo entrare in acqua per la lezione di acquagym, sono già in costume. Le corsie sono tante vasche singole affiancate. C'è tantissima gente, facce nuove. Nella vasca corsia della mia lezione sono già dentro tutte, stanno aspettando che la lezione inizi. Io sono fuori e con me c'è S. che è impaziente di andarsene. Gli dico che devo fare la lezione, come al solito, quindi...? All'altoparlante qualcuno comunica che le lezioni sono momentaneamente sospese, per cause di forza maggiore, riprenderanno forse tra un'ora. Un'istruttore di nuoto dice ai suoi allievi di uscire, che rifaranno quella lezione un'altra giorno e che li porta a bere una birra, offre lui. Un signore attempato, forse il padre di uno di questi allievi o un'allievo lui stesso, si lamenta che ha fatto 80 kilometri per venire fino a qui e ora scopre che non c'è lezione. Io sono indecisa se aspettare ferma qui o fare un giretto. Con S. andiamo a fare un giro nel paese vicino. Nella realtà è un paese veramente piccolo, qui scopro che sembra di essere a Tenerife, ma con la neve. Alberghi, locali gremiti di gente in vacanza, centri commerciali tropicali tutti colorati, sale giochi, ristoranti, un paese votato al turismo e al divertimento. Continuiamo a procedere e ci troviamo nella parte vecchia del paese, qui sembra di essere in Liguria, case antiche, stradine piccole come carruggi, leggermente in salita. Arriviamo ad uno spiazzo, siamo in macchina ora, guida lui. Dall'alto della strada vedo scavi di siti archeologici, un foro romano, le colonne di un tempio greco, erba fine e verde chiaro tra le pietre. Parcheggiamo. Sento rumore di acqua ed attività natatorie sulla sinistra, salgo delle scale e mi trovo in un complesso termale all'aperto. Nella piscina tutta piastrellata in tufo stanno facendo una lezione di Intensiva. Sono solo due allieve e un maestro che parla con un accento straniero. Mi avvicino per osservarli meglio, gli esercizi vengono svolti fuori dall'acqua, braccia e gambe vengono messe in posizione di stretching e il maestro poi le solleva prendendole proprio per l'arto in tensione. Si spostano in acqua e ora tutto mi è chiaro, in assenza di peso i movimenti delle allieve e del maestro sono fluidi e sembrano un balletto. La Lezione finisce, entro in un corridoio e mi accorgo di avere indossato un camice per mischiarmi con il personale del centro. In un ufficio ci sono opuscoli verdi, ne sto prendendo uno da sotto la pigna perché non voglio quello sopra toccato da tutti e in quel mentre arriva l'istruttore di Intensiva. Mi rivolge la parola dicendo che mi ha visto che osservavo prima, quindi implicitamente mi fa capire che sa che non sono del personale, ma non mi denuncerà per aver indossato un camice che non mi appartiene. Prende un opuscolo diverso dagli altri e me lo porge dicendo "Prenda questo, è qui che c'è scritto quello che faccio, dopo tre lezioni è già più alta e magra e con una postura perfetta..." capisco ora che sono Romeni, ho sentito parlare di questa struttura, come di un posto dove ottengono ottimi risultati con tecniche innovative che da noi non esistono. Lo ringrazio e mi dirigo verso l'uscita con il foglietto in mano. Appendo il camice ed esco dalla porta principale, scendo la grande scalinata e raggiungo il parcheggio, sto correndo perché ho paura di essere in ritardo per la mia lezione di acquagym, avevo perso la cognizione del tempo che passava. S. non riesce a starmi dietro, rischia di scivolare sul ghiaccio che io invece supero con grandi falcate. Cerco la mia macchina, mi sembra di averla vista, quando S. mi ricorda che siamo arrivati con la sua. La cerco, impaziente di arrivare alla lezione e già incazzata perché ho il sospetto che sia già iniziata e magari anche finita. Troviamo la macchina, no non è neanche questa, uffa, ah eccola, salgo in macchina e come al solito bisogna fare due o tre tentativi prima che si metta in moto, fremo impaziente e penso che dovevo venire da sola con la mia macchina, che non ha problemi. Mi sveglio.

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