I miei sogni sono popolati da personaggi che ritornano, figure costanti della mia vita onirica, o che mutano forma di volta in volta, ma che io so essere sempre lo stesso interprete.
Il Ragazzo Onirico è stato un neonato, un bambino di circa 7/8/9 anni, un ragazzo handicappato, un ragazzo suicida, un giovane uomo asiatico, un compagno di corso di aquagym che ruba l'attenzione del Maestro, e poi di nuovo un bambino. Quest'ultimo è forse un segno di retrocessione?
Il Bambino Onirico o, come lo definisce Jung, il Fanciullo Divino, rappresenta l'affermazione del sé, della propria fierezza e delle aspirazioni, del cammino interiore e del superamento del sé. E' un elemento diurno e solare, ci segnala di essere in quella fase di cambiamento matura per essere portata a compimento. E' l'azione.
Per le sognatrici può essere anche un Animus non ancora completo. La parte maschile dentro ogni donna, che conduce, una volta riconosciuta e sviluppata, ad essere un tutto in sé.
La mia parte maschile è un misto di Apollo, Hermes e Dionisio. E proprio Dionisio era il Fanciullo Divino dell'Olimpo. Egli è sceso negli Inferi, come Hermes, e ne è risalito. Dionisio è morto smembrato ed è rinato a nuova vita. Faceva parte dei Misteri Eleusini inseme a Demetra (la Madre) e Persefone (la Figlia). Conosceva e liberava quella parte segreta delle donne, che non viene rivelata agli altri uomini, nelle Feste Dionisiache.
Egli rappresenta il misticismo e la sensualità riuniti in un solo essere. Queste due pulsioni contrapposte eppure coesistenti in me.Nell'ultimo sogno dove è comparso il mio Ragazzo Onirico, egli si è trovato ad affrontare una scelta, a prendere atto di una verità orribile e a dover prendere una decisione in merito (Salvare Martina). L'ha fatto con coraggio. Coraggio che voglio avere io d'ora in poi.
I Misteri Eleusini: I Mysteria erano la festa dell'entrata nell'oscurità e dell'uscita verso la luce.
Il rito era composto da dròmena (cose fatte), legòmena (cose dette) e deiknùmena (cose mostrate)
La segretezza dei Mysteria consisteva nella indicibilità della esperienza (pathein), indipendentemente dalla volontà dei partecipanti al culto.
Non si aveva apprendimento (mathein) che all'inizio, poi si trattava di un mutamento di coscienza (diathetenai).
Feste Dionisiache, dove le Baccanti, vivevano una comunione con Dionisio, vagando per il bosco e sperimentando il percorso di follia e trasformazione, unione con la natura e potenza, liberazione selvaggia e slegamento da ogni regola che aveva caratterizzato la vita di Dionisio.
In questi modi contrapposti di apprendimento al cambiamento vedo le mie due nature. Sognatrice e pragmatica, empirista metafisica, razionale e sensoriale.
Nessun commento:
Posta un commento