Domenica 28 Giugno 2009 - Sto guidando lungo una strada in leggero pendio, sembra una strada statale, è costeggiata da un bosco più in alto sul lato destro, ogni tanto segnali stradali. Sono al telefono con mio zio Nino, siamo appena stati a pranzo insieme, e mi dice che è bello così improvvisato e forse è l'unico modo per incontrarci. Mentre concordo con lui che anche a me non piacciono le feste comandate, noto con la coda dell'occhio che dal bosco soprastante ogni tanto emergono degli elefanti. All'inizio penso che siano statue, immobili e con lo sguardo fisso, se ne stanno a distanza regolare dopo ogni cartello stradale. Poi osservandone uno, capto un movimento del suo occhio. Gli elefanti sono veri e vivi. Mi sveglio.Presenze silenziose lungo la strada che sto percorrendo, guardiani? osservatori?
L'Elefante Onirico esprime forti bisogni sessuali. Nei sogni delle sognatrici il desiderio ardente di un partner sessuale forte e capace di provare empatia.
L'Elefante è simbolo di prosperità e realizzazione. Esaudisce tutti i desideri, dona la pace, la pioggia e l'abbondanza. Vederlo stimola allo sviluppo e a rivolgere la mente verso la conoscenza, la pietà e il riserbo.
L'Elefante porta fortuna, più il suo colore è chiaro e in base a quanti se ne vedono tanta sarà la fortuna.
L'Elefante è il più nobile tra gli animali selvaggi. E' una potenza elevata, anche perché per vivere non si nutre di altri animali. E' una forza naturale e indomita. E' l'emblema dei nostri istinti domati e sublimati, ci mostra il nostro stato interiore, attinente alle nostre possibilità.
domenica 28 giugno 2009
martedì 23 giugno 2009
Spazio Tempo Sospeso
E' sabato mattina, sto guidando sulla superstrada, i finestrini completamente abbassati su tutte e due i lati fanno volare i miei capelli, mi sferzano il viso come fruste di seta. Guidando nella corsia in mezzo mi chino per cercare una cosa nella borsa, la musica ha un ritmo ossessivo. Un clakson ha suonato, sollevo la testa verso il suono, in ascesa sulla corsia d'uscita un ragazzo guida una jeep verde militare. Ha la T-shirt di un bianco candido, o almeno così sembra dal contrasto con la pelle abbronzata, occhiali da sole e cappellino verde militare con visiera. Mi saluta senza quasi sorridere, mi guarda fissamente. Lo riguardo e per un attimo la velocità è rimasta in sospeso. Viaggiavamo ed eravamo fermi nello stesso spazio/velocità.
giovedì 18 giugno 2009
Cuore di cazzo, cazzo di cuore
Cosa me ne faccio di questo cuore del cazzo? Si agita per chi amo e non posso avere, si riempie di colpa per chi mi vuole, ma non amo.
Voglio togliermi il cuore, non mi serve, non lo voglio, così da essere in pace.
Nessuna sofferenza, nessun rimorso.
Voglio togliermi il cuore per guardare in faccia chi si aspetta da me qualcosa senza dover fingere o sentirmi inadeguata. Per poter pensare senza dolore e mancanza.
Qualcuno mi tolga il cuore e mi liberi dall'amore. Quello che non posso dare, quello che non posso avere.
Voglio togliermi il cuore per guardare in faccia chi si aspetta da me qualcosa senza dover fingere o sentirmi inadeguata. Per poter pensare senza dolore e mancanza.
Qualcuno mi tolga il cuore e mi liberi dall'amore. Quello che non posso dare, quello che non posso avere.
Voglio togliermi il cuore. Ed essere solo fica.
lunedì 8 giugno 2009
Ultrapercettività Sensoriale
Mi sono addormentata da un'ora ed ora sono sveglia. Lucida. Mi ha svegliato la consapevolezza improvvisa di una luminosità liquida che galleggia intorno a me. La vedo, il punto di origine è dove oggi, ormai ieri, mi ha toccato I. Per tre volte ha appoggiato la sua mano sul mio braccio, ogni volta sostando sempre un po' di più. Il mio braccio immobile per paura che qualsiasi movimento potesse far scaturire all'esterno l'elettricità che sentivo dentro. Dal braccio sinistro ora, il contatto si spande in ondate vibranti per tutto il corpo, fino a riempire l'intera stanza. E' talmente reale che temo possa svegliare chi sta dormendo accanto a me.
La mia pelle è un tappeto sensoriale iper-ricettivo, ad ogni lieve sfiorare delle mie dita che ripercorrono i contorni dell'impronta lasciata su di me, si sollevano vapori dorati, galleggiano a cinque centimetri dalla pelle e poi ricadono come se si fossero resi conto improvvisamente di avere un peso. Ritornando a contatto con la mia pelle si spandono in onde circolari e poi giù nella carne, portando con sé liquidità luminosa e calda. Il mio respiro è profondo e circolare, percepisco l'odore di terra umida del prato sottostante la finestra, nel buio della stanza vedo l'immagine di un corpo che galleggia, è I. si avvicina al mio, la sensazione di tutte le possibili reciprocità è fortissima. Ora c'è anche M. nella stanza, penso lucidamente che lei è la donna con la quale potrei provare. Sono passate circa quattro ore, lo capisco dal cinguettare degli uccellini e dal lieve chiarore che filtra attraverso le persiane. Chiudo gli occhi. Mi addormento. Fra un'ora circa mi devo alzare.
Sveglia. La sensazione di liquidità persiste in me. Sono in vibrazione continua, sento che se qualcuno mi toccasse, il mio corpo risponderebbe immediatamente con ondate orgasmiche. Nessuno l'ha fatto.
Entro in acqua, la lezione di acquagym ha inizio. Lentamente, l'energia repressa viene utilizzata in questa attività di sublimazione, disperdendosi nell'acqua fredda. Riesco a vedere la luminescenza che lascia il mio corpo ad ogni movimento. Che spreco.
La mia pelle è un tappeto sensoriale iper-ricettivo, ad ogni lieve sfiorare delle mie dita che ripercorrono i contorni dell'impronta lasciata su di me, si sollevano vapori dorati, galleggiano a cinque centimetri dalla pelle e poi ricadono come se si fossero resi conto improvvisamente di avere un peso. Ritornando a contatto con la mia pelle si spandono in onde circolari e poi giù nella carne, portando con sé liquidità luminosa e calda. Il mio respiro è profondo e circolare, percepisco l'odore di terra umida del prato sottostante la finestra, nel buio della stanza vedo l'immagine di un corpo che galleggia, è I. si avvicina al mio, la sensazione di tutte le possibili reciprocità è fortissima. Ora c'è anche M. nella stanza, penso lucidamente che lei è la donna con la quale potrei provare. Sono passate circa quattro ore, lo capisco dal cinguettare degli uccellini e dal lieve chiarore che filtra attraverso le persiane. Chiudo gli occhi. Mi addormento. Fra un'ora circa mi devo alzare.
Sveglia. La sensazione di liquidità persiste in me. Sono in vibrazione continua, sento che se qualcuno mi toccasse, il mio corpo risponderebbe immediatamente con ondate orgasmiche. Nessuno l'ha fatto.
Entro in acqua, la lezione di acquagym ha inizio. Lentamente, l'energia repressa viene utilizzata in questa attività di sublimazione, disperdendosi nell'acqua fredda. Riesco a vedere la luminescenza che lascia il mio corpo ad ogni movimento. Che spreco.
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