lunedì 16 maggio 2011

La Penna, la Carta

Ci sono cose che non possono essere scritte, che vanno solo vissute. L'intensità del momento in cui si guarda negli occhi di chi ti desidera è una sensazione così riempiente che nessuna parola può trasmettere.
Le labbra scrivono parole solo per l'altro e le appoggiano sulla sua pelle, sugli occhi, sulla bocca.
In quel momento, la penna e la carta sono i due amanti. Ognuno dei due scrive sull'altro parole che rimangono incise nella carne, nella mente, nel ricordo. Io, che sono Penna per la maggior parte del tempo, vorrei essere Carta.
La Carta dove si tracciano i segni del desiderio. Come la carta aspettare che arrivi una penna a riscrivermi. E da foglio bianco, vergine, essere riempita di tracce nuove.
Riprovare quella sensazione di essere solo in due nella bolla e godere del momento.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao M.,

sono d'accordo con te. Ogni tanto i ruoli vanno invertiti, altrimenti si rischia di divenire solo aridi. Non c'è dare senza ricevere e viceversa.
Tenere un rapporto che davvero conta dentro una bolla di sapone profumatissimo, percepire questa sensazione, è una delle cose più belle che possono accadere nella vita.
"Tenerti lì, nella mia bolla di sapone, solo per me, al riparo da tutto e tutti".

Con dolce affetto

Michela

mk ha detto...

Grazie, Michela, come sempre le tue parole sono dolci e belle. E mi riempiono. Un abbraccio, mk.