giovedì 18 ottobre 2018

Giorgio - Giorgio Beverly Hills


Erano gli anni '80, i profumi dovevano rispecchiare quei giorni di estremo glamour, eccessi,  spensieratezza, rampantismo, bellezza chiassosa e un po' sopra le righe. Giorgio Beverly Hills voleva essere di più di tutti, che già erano più. Quindi scaturisce questo profumo, che insieme a Poison di Dior, si contendeva il primato dei cartelli di divieto di indossarli nei ristoranti.
Una esplosione di fiori bianchi, opulenti, carnosi, stordenti, in iper emanazione olfattiva, mixati in una cornucopia di frutti maturi e, per fissare bene il tutto (per ore) (con una proiezione di decine di metri) ambre, resine, muschi e legni.
Ma non bisogna pensare ai fioriti con l'idea di oggi, come ogni floreale dell'epoca, non si riesce a distinguere una nota sopra le altre ma piuttosto una firma floreale che si incatena alla pelle e ai vestiti, dando l'idea di femminilità stessa di quell'epoca.
Ha una partenza quasi amara, come se, inebriati dal profumo di un fiore bianco carnoso, annusandone profondamente la corolla, persi nel deliquio, ne assaggiassimo un petalo e li, affondando in denti, trovassimo l'amarezza dell'essenza concentrata trattenuta dalla succosa acqua di vegetazione.
In un vortice lussurioso, Giorgio ti prende e ti trascina, quasi strattonandoti, e corre e va, procede alto e fiero, a lunghe falcate taccate, precedendoti di metri, dandoti il distacco, arrivando molto prima di te. Eccomi qui. Sono Io. Lei arriva fra un po'...
Sorride a tutto denti, come quelle attrici americane dal sorriso bianchissimo, smagliante, aperto e disarmante, i capelli biondi vaporosi e folti, messi in piega dal vento e colorati dal sole della California, di Los Angeles, di Beverly Hills.




Giorgio (Giorgio Beverly Hills) - 1981 - Floreale (Bob Aliano)
Albicocca, Fiore d'Arancio, Pesca, Bergamotto, Tuberosa, Gardenia, Orchidea, Gelsomino, Ylang ylang, Rosa, Sandalo, Ambra, Camomilla, Patchouli, Muschio, Muschio di Quercia, Vaniglia, Cedro






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