mercoledì 4 marzo 2020

Eros e l'Alveare sulle Ginocchia




Mercoledì 1 ottobre 2014 - Sono all' Ikea ho comprato una stoffa con un disegno variegato e colorato per farmi un abito. Quando la porto a casa qualcuno la utilizza e inizia a cucirmi addosso il vestito. In pochi minuti il vestito è finito. Mi guardo allo specchio e il vestito è metà bianco e metà nero, della stoffa bellissima multicolore non c'è più traccia. Si è trasformata in questa specie di abito da sposa, che mi divide a metà verticalmente e orizzontalmente con quattro riquadri alternati bianchi e neri. Nel riflesso allo specchio vedo che ho indosso un velo da sposa sulla testa, anche se nella realtà non c'è. Chiudo gli occhi e li riapro, sono su un treno. Viaggiamo di notte, stiamo andando al mare, ci sono persone che conosco, siamo una compagnia, e durante il viaggio, il fratello di una mia amica inizia a corteggiarmi. E' un ragazzo bellissimo, capelli con onde morbide e occhi dolci e magnetici. Ma nasconde un segreto: è bello di giorno ma, mi racconta, brutto di notte, e per questo motivo non vuole farsi vedere neanche alla luce di una candela. Ci baciamo nell'oscurità, mentre il treno viaggia verso Sud. Chiudo gli occhi e li riapro, sono da sola nel vagone, ho acceso una candela, sollevo il vestito che ora è tutto bianco. Mi guardo le gambe, sulle ginocchia ho degli alveari piatti, formati da un'unica cella. Alzando un piccolo sportello che chiude la cella dell'alveare, vedo che dall'interno proviene una luce dorata, immerso nel miele c'è una microscopica monetina d'oro con incisa un'ape. Richiudo la cella. Mi sveglio.




E' qualche giorno che ripenso a questo sogno, la storia di Eros e Psiche mi ha sempre affascinato, i quattro compiti che Afrodite assegna a Psiche per riconquistare Amore sono molto simbolici per me. Alcuni li ho forse superati, forse anche l'ultimo. Ma l'epilogo della storia, racchiude un significato che ancora non riesco a comprendere e fare mio. So solo che mi attrae e nella mia mente si è legato a questo sogno. Non so perché. Devo rileggere di nuovo i quattro compiti di Psiche e rielaborarli.

Nella statua del Canova, Psiche posa delicatamente una farfalla, simbolo della sua anima, nelle mani di Eros, consegnandosi nella sua completezza all'amato. 

L'ape è un animale sacro sia ad Artemide, archetipo che sento molto forte in me soprattutto nella parte relativa ai rapporti con le donne, amiche e colleghe e a Demetra, una dea che non mi è mai stata familiare, ma la cui istanza, di cura e amore materno, evidentemente si sta facendo strada in me anche se non sono madre di nessuno.
Nelle mie ginocchia ci sono miele e monete d'oro raffiguranti api. A distanza di 6 anni, le molte cose avvenute e cambiate nella mia vita, il pensiero ricorrente a questo sogno, proprio ora, richiede di essere ascoltato.

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