mercoledì 26 febbraio 2020

Velvet Orchid - Tom Ford

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Velvet Orchid è stato l'ultimo profumo acquistato ancora in modalità normale, chiacchierando amabilmente con una commessa di Sephora molto competente, gentilissima e disponibile. Entrambe quasi coetanee, entrambe pensierose su ciò che stava succedendo ma decise a prendere in considerazione la bellezza. Avevo già sentito Velvet Orchid in estate e mi aveva lasciata perplessa, poi parlandone con una amica conosciuta attraverso la pagina di Adjumi, che adora la rosa, la tuberosa e che aveva descritto Velvet Orchid con parole che mi avevano affascinato, il primo giorno di riposo dopo l'ultimo giorno di lavoro (che avrei scoperto essere l'ultimo prima del lockdown) sono andata in missione.
Quella sera la gentile commessa mi donò anche un campioncino di Metallique sempre di Tom Ford. Un profumo strano, mai sentito prima, che non riuscivo a inquadrare e che durante la quarantena mi ha fatto compagnia nel mio mutamento e di cui mi sono innamorata mutando.
Nella mia mente questi due profumi sono collegati l'uno all'altro, come due sfaccettature di me, Velvet Orchid alla mia essenza femminile che già conosco, ma che ha una modalità tutta esteriore per celare il mio io più segreto, Metallique a quella me stessa che è emersa dopo aver metabolizzato in 91 giorni di clausura e solitudine, nuove dinamiche, riflessioni e profondi mutamenti. Dopo che una distanza lunghissima e profonda è stata riavvicinata e ho riaperto il mio cuore. Mostrando la parte più vulnerabile e segreta di me.

Velvet Orchid inizia con uno sbuffo di sentori fruttati dolci e liquorosi che si modificano immediatamente, come se si aprisse la lampada del genio e ne uscisse una nuvoletta che immediatamente si trasforma in una geniessa piuttosto minacciosa e al contempo appitonante.
Incombe fluttuando un metro sopra di te e rimani lì, imbambolato per la magnificenza di fiori dal sentore di miele amarognolo che cola liquido e dorato, petali vellutati e umidi, carezzevoli e conturbanti. 
Per un istante ricorda l'effluvio di Black Orchid, così come incontrando la cugina di tua moglie capti un movimento, uno scostarsi i capelli dal viso, identico ma nello stesso tempo esotico. 
Avvolto in questa nuvola ovattata, ci si sente sollevare a pochi centimetri da terra, mentre la liquidità densa del profumo continua a scendere avviluppandoti completamente. Subentrano a sostenere questa cornucopia di fiori delle note balsamiche morbide, voluttuose. E' tutto molto rotondo, niente spigolosità, molto morbido, come accarezzare una nappa scamosciata da cui si sprigiona profumo di fiori e di femminilità, di una lontanissima e flebile mandorla amara e di uno zucchero di canna e melassa liquoroso e leggermente vanigliato.
Velvet Orchid non passa inosservato, non è nella sua natura, e per portarlo ci vuole baldanza e confidenza nel proprio essere se stessi, allora come il genio della lampada realizza il tuo desiderio.
Ma come spesso accade con i geni, non sempre la realizzazione del tuo desiderio è come te lo aspettavi, la geniessa è capricciosa e ti porta dove vuole, l'unica salvezza è non opporsi e seguire il flusso, pronto e adattabile ad affrontare ogni deviazione del percorso. Un percorso inaspettato che riserva una trasformazione finale. Bonne chance!


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Velvet Orchid (Tom Ford) - 2014 - Orientale (Yann Vasnier, Calice Becker, Shyamala Maisondieu, Antoine Maisondieu)
Bergamotto, Mandarino, Rum, Miele, Gelsomino, Olio di Rosa, Orchidea Nera, Orchidea, Fiori d'Arancio, Magnolia, Giacinto, Narciso, Eliotropio, Balsamo del Perù, Labdano, Sandalo, Mirra, Pelle Scamosciata, Vaniglia, 

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