sabato 21 marzo 2009

Il metro e la tavola da surf

Sabato 21 Marzo 2009 - Sono in un campeggio in Francia, mangio cibo cucinato alla griglia riparata sotto un tendone, piove. Mi dirigo verso la mia roulotte con Lucia, il pavimento è tutto coperto di cuscini, mi pulisco gli anfibi per poterci camminare sopra e raccoglierli per sistemarli sul divano all'entrata. Sotto lo sguardo di Lucia posiziono un metro di acciaio e pietre preziose azzurre e brillanti fissandolo in verticale, dietro lo schienale del divano di fronte al quale è seduta, poi avvolgo una tavola da surf in stoffe eleganti e la metto sul divano all'entrata nascosta tra i cuscini. Stanno arrivando. Mi sveglio.

Mi ricordo che da piccola rimasi molto colpita dal fatto che in un museo vicino a Parigi fosse conservato un metro, creato da un gioielliere, che rappresentava l'esatta unità di misura a cui tutti dovevano fare riferimento. Me lo immaginavo tempestato di pietre preziose. Dopo questo sogno sono andata a vedere e scopro che effettivamente il metro era in platino, che ha lo stesso colore dell'acciaio, e fu commissionato a Marc Etienne Janety nel 1795 dai razionalisti francesi. In platino perché è l'unico metallo che garantisce l'inalterabilità nel tempo. Sia il chilo che il metro originali creati da Marc Etienne Janety sono tuttora conservati all'Istituto Internazionale di Pesi e Misure di Sèvres.

Questo ricordo dimenticato per tanto tempo è rispuntato fuori ora, perché adesso? e cosa significa?

Il Metallo simboleggia la costanza, la resistenza e la coerenza. Si riferisce alla vita naturale, sessuale. Esprime la qualità e l'atmosfera di una relazione. Simboleggia il caos dell'anima e tutte le separazioni da effettuare tra gli opposti, il bene dal male, l'indifferenziato dal differenziato nei propri contratti amorosi.
Il metallo lucente, che è stato sottoposto a varie lavorazioni simboleggia l'anima che ha accolto in sé un amalgama di influenze che l'hanno portata sulla via del completamento e del perfezionamento.
I Metalli preziosi indicano la nostra più profonda e intensa capacità di amare.

Le Pietre preziose rappresentano l'identificazione dell'anima con una forma di perfezione.
Il Diamante è una vetta da conquistare mediante l'espansione. Esso dona la capacità di comprendere gli altri partendo da una perfetta conoscenza di se stessi.
Lo Zaffiro libera dal senso di imprigionamento e come il Turchese simboleggia l'evoluzione spirituale.
Il Cuscino preannuncia che gli agi e le comodità stanno volgendo al termine e che d'ora in poi bisogna sforzarsi di più.
Gli Stivali, come le scarpe sono il vestito dell'anima.
Il Caravan Onirico compare nei sogni di sfogo e appaga un bisogno imperativo di vivere da nomadi, viaggiare, cambiare relazioni e genere di vita. Sprona a proseguire il proprio cammino con perseveranza, senza farsi fuorviare da dubbi o problemi, perseguendolo con pazienza, tenacia e capacità di resistenza e sopportazione perché queste sono le doti necessarie per superare i problemi e poter ottenere risultati positivi nella vita.
La Tavola (intesa come asse) rappresenta la speranza di protezione, l'appoggio di qualcuno che ci vuole bene e di cui si ha bisogno.
Le Tende simboleggiano le opportunità che provengono dalle relazioni e dalle affiliazioni.

Forse questo sogno è il sequel di quello della Attenzioni della Fintabionda, riuscita a fuggire dalla macchina della Bionda Finta il sogno finiva con me nella pioggia. Anche in questo sogno piove, ma sono riparata sotto un tendone e mangio cibi cucinati alla griglia in compagnia di Lucia, una figura incontrata una sola volta nella vita da sveglia ma che mi ha profondamente segnato/insegnato. Il campeggio si trova in Francia il paese dell'amore e del divertimento anche un po' sconsiderato. Con lei mi sto nutrendo con cibi cucinati al barbecue, una parola francese che indica "dalla barba alla coda" dell'animale, che è come dire dalla testa alla coda: interamente. Accompagnata da questa Maestra nutro tutto il mio essere. Mi dirigo poi verso la MIA roulotte. Ho una casa ora. Mia. E' una casa viaggiante, ed è già comparsa sotto forma di furgone camperizzato nel sogno della Rosa e della Catena. Il pavimento è cosparso di cuscini sui quali devo camminare per poterli mettere da un'altra parte. Devo calpestare gli agi e le comodità a cui sono abituata e metterle momentaneamente da parte. Lo faccio con degli stivali anfibi, che proteggono la mia anima dall'intrusione dell'acqua, e quindi dalle emozioni, è una cosa che devo per forza fare per potermi muovere nella mia nuova casa, lo faccio senza emotività, mostrando però rispetto e infatti pulisco le suole prima di camminarci sopra. I cuscini vengono messi vicino all'entrata, da un'entrata si entra ma si esce anche. Nel cuore della mia casa, in una roulotte i divani più interni sono quelli dove si mangia e che poi diventano il letto matrimoniale, posiziono il Metro Perfetto. E' perfetto perché è quello conservato presso l'Istituto Internazionale dei Pesi e delle Misure, ed è perfetto perché è cosparso di diamanti e zaffiri, perché è di metallo lucente e lavorato. Esso è anche immutabile nel tempo, come il platino. E' rispuntato fuori dai miei ricordi di bambina per rammentarmi che devo essere fedele solo a me stessa e che devo dare il giusto peso e la giusta misura all'amore e al sesso. Devo usare un Metro di Giudizio coerente alla mia natura sia per misurare ciò di cui mi nutro sia per misurare ciò di cui ho bisogno come donna. Il nutrimento fisico e spirituale rappresentato dal divano e dal desco e l'espansione sessuale ed emotiva rappresentata dal letto matrimoniale. Il Metro di Giudizio che devo usare, che devo avere sempre sotto gli occhi è il Metro di Giudizio fedele e coerente al mio essere più radicato e profondo e l'obiettivo è il perfezionamento e il completamento.

Posseggo anche una tavola da surf, la tavola è la mia sicurezza di poter richiedere l'aiuto di chi mi vuole bene, la avvolgo in tende di tessuto elegante, l'aiuto arriva da persone preziose per la mia vita. Per il momento la nascondo sotto i cuscini all'entrata. So che è lì, la userò quando ne avrò bisogno. E' una tavola da surf, mi permetterà di sfiorare le acque delle emozioni, coinvolta ma non immersa completamente, facendomi avvolgere dall'onda ma potendone uscire volando, in piedi sulle mie gambe, sulla tavola da surf.
Immersa nella Green Room, la stanza verde, ma possedendo la capacità di stare in piedi e di uscirne senza farmi travolgere. Il sogno si chiude con un'aspettativa: Stanno arrivando. Chi o cosa sta arrivando? Forse i Razionalisti? Per il momento non mi è concesso saperlo.

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