lunedì 16 marzo 2009

Il Primo Fiore e lo Stilista di Mutande


Domenica 15 Marzo 2009 - Sono in vacanza al mare, siamo sistemati in una villetta e siamo in tante coppie. Io sono sdraiata per terra dal lato del bracciolo di un divano, c'è afa e lì ho trovato un posto fresco e in penombra per il pisolino pomeridiano. Sul divano sta sonnecchiando uno dei ragazzi, è un tipo mediterraneo, capelli neri mossi, occhi scuri e penetranti, barba di due giorni. Il suo braccio penzola dal divano e comincia a toccarmi sulla schiena, cincischia i miei vestiti, insinuando le dita affusolate sotto le spalline del reggiseno, senza accorgermi mi ritrovo a seno nudo, ridendo imbarazzata cerco di sfuggirgli, in cucina vedo la sua compagna, che mi fa segno di fare pure, che per lei va bene, perché qui è normale così, mischiarsi tra coppie. S. sta dormendo, ha bevuto birra e ora russa su una poltrona. Con curiosità e timidezza mi riavvicino. Mi vergogno perché so che indosso dei mutandoni neri a pantaloncino che portavo quando ero grassa e ora mi vanno anche larghi. Mi metto a pancia in giù e lui con delle forbici fa dei piccoli tagli precisi alle mie mutande, all'altezza dei glutei, sento le lame che sfiorano delicatamente ma pericolosamente la mia pelle, mi fa segno di alzarmi e dirigermi allo specchio che sta proprio li di fronte, mi ammira camminare incerta, le braccia a coprire il seno nudo, mi guardo allo specchio: I mutandoni ora sono delle sexymutande a corpetto con bretelline incorporate che attraversano in verticale i glutei svettanti, come una guepière. Veniamo interrotti da rumori provenienti da un'altra parte della casa, quattro o cinque persone, ragazzi e ragazze, si rincorrono per andare in giardino, per non essere investita dall'orgia festante mi ritrovo in cucina. Sono di nuovo vestita, la ragazza dello stilista di mutande mi vorrebbe per lei, ha già incominciato ad accarezzarmi i capelli e a baciarmi sul collo, ma interviene Ale e con decisione mi porta via dicendomi che vuole farmi provare lo "Yoga Kusmini" siamo in un garage ora, c'è una macchina che al posto del cofano ha un lettino per i massaggi, ci si sdraia sopra, io mi siedo su uno sgabello e le prendo i piedi, hanno delle ferite in via di guarigione, la tocco per mostrarle il punto della caviglia dove mi sono fatta male e anche lei sobbalza perché le fa male nello stesso punto. Inizio ad accarezzarle i piedi lentamente, risalendo poi su per le gambe, a quel punto si alza per prendere un paravento che assicuri un po' di privacy, c'è continuamente qualcuno che passa diretto in giardino, mi dice che sa che per me è una cosa nuova, mi bacia su una spalla, il sogno si fa confuso non so più se a baciarmi ed accarezzarmi è lei, lo stilista di mutande, la sua compagna o qualcuno che si è staccato dal gruppo dell'orgia in giardino. Addosso ho solo la mia guepière trasformata, mi sento sensuale e nuova come un fiore appena sbocciato che tutti vogliono cogliere, un primo fiore. Guardo S. che continua a russare in salotto, mi lascio affondare tra le braccia confuse di tutti, mi sveglio.Le Forbici Oniriche preannunciano una separazione imminente da una persona. Invitano a tagliare legami e abitudini. Finire un'amicizia o un'attività sgradevole. Indica il distacco e una rottura.

Il Piede decide dove ci si dirigerà nella marcia evolutiva. Il Piede è la manifestazione dell'anima che decide quale sarà il percorso terreno. E' il potere di decidere la via materiale, sessuale e sociale.


Lo Specchio Onirico raffigura il riflesso giusto e preciso di una verità da scoprire. E' lo strumento rivelatore di un'analisi su di sé, sulla propria vita, sulla propria evoluzione, le proprie lotte ed entusiasmi.

A distanza di una notte, ecco ancora un sogno con il motivo del distacco (la catena ne La Rosa e la Catena e le forbici in questo sogno) e con il motivo della trasformazione.

Nello Specchio Onirico mi vedo nuova come un fiore appena sbocciato, pronta per essere colta.
Sono nuova a queste cose e infatti a farmi da Maestra c'è Ale. In lei vedo quello che vorrei essere, è il mio modello di gestione della sessualità.
I miei piedi sono gemellati con i suoi, lei ha le stesse ferite sui piedi che ho io, e le fa male la caviglia come a me, io sono lei e lei è me. La mia anima ferita è in via di guarigione. Ho solo bisogno di stare ancora un po' appartata con me stessa, per evolvermi spiritualmente e sessualmente, per provare lo Yoga Kusmini (forse una cosa a metà strada tra lo Yoga Kundalini e il Metodo Kousmine?)

Il ragazzo sul divano mi ricorda qualcuno che ho già incontrato nella mia attività onirica, un uomo dalla bellezza randagia, un misto di Johnny Depp e Joaquin Cortes.
Forse è il Giardiniere che ha deciso di trasformarsi in Stilista per potare le mie mutande?

Il Giardiniere/Stilista è tornato per finire la trasformazione che aveva iniziato. Aveva provato a chiamarmi in giardino in un altro sogno, (il cancello aperto) quando io procedevo lentamente, guidando nel traffico e lui era diventato vecchio a furia di aspettarmi.

Per fortuna ha deciso di prendersi una vacanza e di mettersi a fingere di sonnecchiare proprio dove io stavo dormendo.

Lo Stilista/Giardiniere ha tagliato ad arte i miei mutandoni da grassa, eliminando il superfluo per lasciare a vista quello che è sempre stato nascosto ma presente in me.
Ora, grazie a lui, ho una guepière, la mia nuova armatura che ha sostituto la corazza.
La guepière mi fa agire diversamente da come ho sempre fatto.

Come nel sogno del pigro pomeriggio in campagna il Giardiniere/Stilista agisce sempre in penombra, nel caldo del pomeriggio, in case movimentate, l'altra volta da gente che voleva impedire l'amplesso, questa volta da gente che vuole partecipare, o essere al suo posto.
Non è la prima volta che sogno un festino orgiastico ( oltre che definire un'orgia silenziosa l'incontro con il Giardiniere, ne il festino cammino in una casa dove è in pieno svolgimento) la differenza è che questa volta sono pronta e vi prendo parte, ho smesso di leggere ed osservare.

Forse il Segreto che non veniva/poteva essere rivelato, con il quale si concludeva il sogno del festino, è proprio questo.
La Verità da scoprire è che sono uno sciupafemmine rinchiuso in un corpo di donna educato alla repressione e alla sottomissione a rigide regole morali. Che palle!

Ma da oggi ho la mia armatura segreta.

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