lunedì 23 giugno 2008

Un pigro pomeriggio in campagna - II sogno

Certi sogni sembrano una cosa e poi si rivelano essere molto di più.

Martedì 17 Giugno 2008 - Sono nella casa agriturismo della mia amica d'infanzia. Ci sono molti ospiti, perché avrà luogo una festa. L'azione si svolge nei piani superiori. Tra le persone che alloggiano presso la casa c'è uno sconosciuto per metà Joaquin Cortes per metà Johnny Depp che è qui per eseguire dei lavori di giardinaggio. Tra noi scaturisce un'attrazione particolare, sento che mi desidera. Senza sapere neanche i nostri nomi cerchiamo di appartarci ma la mia amica è sempre appiccicata come una cozza, tanto che propongo a Joaquin Johnny di coinvolgere anche lei, se lo vuole. Sto per mettermi d'accordo quando l'amica sparisce. In compenso ogni volta che rimaniamo da soli, arriva ciabattando la mamma dell'amica. E' una donna corpulenta, vestita di marrone con un grande grembiule bianco annodato con un fiocco sul sedere. Invece di partire, come dovrebbe, si aggira per la casa controllandoci. Decidiamo di attuare un diversivo per avere finalmente un po' di intimità. Mettiamo della musica hard rock a volume molto alto in una stanza nell'ala sinistra della casa. La stanza è riccamente arredata, in stile rococò, tappeti rossi, mobili dorati, enormi lampadari di cristallo. L'impianto stereo è nascosto in uno di questi mobili. La musica inizia. Ci dirigiamo verso l'ala destra della casa, dove ci sono le camere da letto.

Nella sua stanza, sul pavimento di legno scuro, Joaquin Johnny ha steso un materassino di midollino con una coperta di piquet bianca, non ci sono altri mobili, la camera è di una bellezza essenziale, orientale. Il sole dorato del pomeriggio entra a liste dalle persiane socchiuse, nelle lame di luce pulviscolo cosmico galleggia in sospensione nell'aria. Ci avviciniamo, sento il calore della pelle. Vivo questa esperienza in maniera extracorporea, mi vedo li, definizione di muscoli abbronzati senza distinzione tra i miei e i suoi. Penso a quello che sta succedendo tra quei due, una delle quali sono io, un'orgia silenziosa a due, calore, sudore, una sessualità animale e lenta. Mi sento risucchiata nel mio corpo mentre udiamo rumore di passi provenire dal corridoio. La musica ha smesso da un po', la mamma dell'amica di infanzia sta avanzando verso la nostra stanza, trascinando le ciabatte e chiedendosi ad alta voce da dove arriva il fumo, chi sta fumando senza permesso, nella sua casa. Penso che se non vuole lasciare liberi gli ospiti di sentirsi a loro agio, non dovrebbe invitare nessuno, nella sua casa. L'ultima immagine è di Johnny che si staglia nella penombra, canottiera bianca, e onde di capelli che gli sfiorano le spalle, illuminati da lame di sole. E' lui che sta fumando, mi sveglio.

Nel sogno lo sfondo sessuale non sempre vuole dire sesso. Se fisicamente è vissuto come uno scatenamento di pulsioni potrebbe essere un sogno indotto dal cervello per utilizzare le stesse, ma se non viene vissuto in maniera fisica, prende un concetto di unione simbolica con l'altro lato di noi stessi. Maschile/femminile, razionalità/istinto, passivo/attivo.

Le figure femminili nei sogni di donne, a meno che non siano meglio identificate, rappresentano la sognatrice stessa. L'amica d'infanzia è il nostro essere passato, ciò che eravamo prima del Cambiamento, la mamma dell'amica siamo sempre noi, la parte di noi che controlla, reprime, vieta certi comportamenti, compreso anche il Cambiamento stesso. Il femminile nei sogni è passività, quiescenza. Il maschile è invece azione, risveglio, nei sogni femminili è il divenire complete.

L'amica d'infanzia sparisce alla prospettiva di una unione tra adulti. Essa non vuole crescere, ma è una voce ormai inascoltata. Scomparsa.

La mamma dell'amica vuole lasciare le cose come stanno, è fortemente contraria al cambiamento, sbraita, da ordini, ciabatta per la casa, essa è vestita di marrone, il colore della terra, dell'immobilità, porta un grembiule bianco a coprire la zona genitale, è la negazione della sessualità, è la povertà emotiva (ancora il marrone, le ciabatte, l'aspetto corpulento e trasandato, sta per dare una festa ed è vestita come una contadina) urla divieti, non lascia liberi, gestisce la casa come una prigione.

La casa è il sognatore, le due ali della casa sono i due emisferi cerebrali. Tutto il sogno si svolge al piano superiore, (la mente), il diversivo (la musica hard rock a volume alto) viene attuato in una stanza dell'ala sinistra della casa, ha mobili di rappresentanza è addobbata in maniera sovraccarica, distrae l'attenzione, è l'immagine pubblica. L'emisfero sinistro è preposto alla comunicazione con l'esterno, è la razionalità.

La stanza dell'unione intima è nell'ala destra, l'emisfero dell'istinto. E' calda, essenziale, è pervasa di simboli di aria e luce, l'assenza di mobili, il pulviscolo in sospensione, tutto ci dice che l'azione che in essa si svolge è di tipo cerebrale.

L'azione si svolge alla fine del giorno, quando c'è il tramonto; è il Momento del Sublime. (Vedi sogno del 6 maggio 2008).

Il giardiniere coltiva il nostro giardino interiore, è custode e protettore di tutte le nostre qualità e dei poteri in nostra dotazione. Facendoli fiorire, opera per la nostra evoluzione personale.

I personaggi famosi, vissuti positivamente, incarnano nei sogni le qualità che noi gli attribuiamo e che sono importanti per noi. Non necessariamente nella vita reale essi hanno queste qualità, a determinarne l'importanza è la nostra percezione di essi.

Joaquin Cortes per me rappresenta la fisicità controllata (La danza) la passione interiore incanalata verso l'esterno con autocontrollo e disciplina. L'anelito alla perfezione. Con il suo modo di danzare intenso eppure che non concede nulla al gesto casuale, è la rappresentazione del mio modo di vivere attuale. Autocontrollo, non spontaneità, inibizione, il non voler fare brutta figura e di conseguenza produrre una esteriorità inattaccabile. L'opinione degli altri è importante e determina la scelte di esternare o meno sensazioni, sentimenti, pensieri. Come nella danza, si esegue una pantomima perfetta delle pulsioni che la gente/il pubblico vuole vedere, dandogli una forma codificata e accettata.

Johnny Depp invece è la trasgressione vissuta con noncuranza ma anche l'aderenza ai veri valori di ognuno. Il procedere facendo le cose che ci piacciono, che ci interessano, senza tenere conto dell'effetto che possono avere sugli altri. Non il menefreghismo strafottente che è indice comunque di schiavitù della opinione degli altri, (trasgredisco per scioccare, per far confluire su di me l'attenzione di chi mi circonda) ma il vivere onestamente con se stessi senza condizionamenti, senza aver paura dell'opinione altrui. Johnny Depp con le sue scelte professionali e di vita rappresenta per me la libertà di azione, nel rispetto degli spazi di tutti, degli altri ma anche del proprio. Intellettuale, senza averne l'aspetto, viene spesso immortalato mentre legge. Vestito con il suo stile di sempre, sa anche adattarsi alle occasioni formali lasciando trasparire però alcuni dettagli (gli anelli, i cappelli...) che lo rendono coerente a se stesso, senza seguire le mode. Lo vedo sensuale in modo istintivo, non controllato, vive le sue passioni senza danneggiare nessuno ma anche senza esserne danneggiato. Incurante di chi vorrebbe imbrigliarlo in stereotipi ed etichette, ha deciso di vivere nel paese dell'Arte, è un buon padre che aiuta i figli a crescere seguendo le loro inclinazioni e sostenendo le loro potenzialità. Come un giardiniere colto, fa fiorire psicologicamente tutto ciò che tocca.

La stuoia è simbolo di volontà virile. Simboleggia anche l'abbraccio amoroso o mistico, l'attaccamento.

L'unione è già avvenuta, il fatto che nel sogno la viva in maniera extracorporea, da spettatrice, dimostra che non ne sono ancora pienamente consapevole. Ho attirato l'attenzione di tutti su un'altra cosa e così ho potuto avere "una stanza tutta per me" dove congiungermi con le mie nature, femminile e maschile, passività e azione, paura ed esibizione.

Johnny alla fine del sogno fuma. Fa cioè una cosa per essere scoperto. Infatti ora è solo Depp non c'è più Joaquin. Depp non vuole restare nascosto. Non vuole che io resti nascosta. Con la sua natura eccentrica e sicura di se vuole mostrarsi, (vuole che io mi mostri) per quello che è senza timore di essere giudicato. E così emette un segnale, il fumo è alito, è respiro vitale, significa io ci sono, sono qui nel passaggio tra l'ombra e la luce e sto facendo esattamente quello che voglio fare, sono vivo/a. Se segui il segnale di fumo, mi/ti troverai.

P.S. Spesso scrivendo Depp alla prima stesura scrivo Deep (Profondo). Un altro segnale che questo è ciò che sta nel mio io più profondo.

2 commenti:

ROSA E OLIVIER ha detto...

"E'l naufragar m'é dolce in questo mare."...!?...

Ciao e un caro saluto!

mk ha detto...

Grazie a voi Rosa e Olivier, e grazie per avermi fatto ricordare la bellezza leggiadra di questa poesia.