venerdì 3 settembre 2010

Ciclotimia a Razzo di una Razza

Ieri, sono su su su, sono nel punto più alto, inconsapevole, sono pronta, posso salire ancora, ancora di più...
Sono un uccello del paradiso, sono una visione. Riempio gli altrui occhi solo di me.

Oggi, sono in discesa folle, vertiginosamente in picchiata, destinazione terra in due ore nette.
Un tentativo, sbatto le braccia come fossero ali... ma io sono un razzo... i razzi non hanno ali da sbattere...

BAM 
Sudore e lacrime.
Come spesso mi capita di pensare, appena abbandono le difese e mostro la mia natura, mi sfuggono.
Mi si negano. Mi colpiscono. Dalla terra è arrivato il colpo fatale.
Mi hanno abbattuto mentre ero già in curva discendente. Non è valido.
Lacrime e brividi.

Ragiono sulla mia natura animale. Ma non devo capire. Ho solo bisogno di una catarsi.

Io sono una razza, devo rientrare nel mio elemento. Ho bisogno di acqua. Le lacrime me lo stanno dicendo da questo pomeriggio.

Raccolgo questi miei stupidi arti, i pensieri, le piume, i fiori, gli stracci... due passi ancora.

Entro
Erano quasi due mesi. I muscoli, duri, si sciolgono. La testa, troppo piena di pensieri sbagliati, si svuota. Ecco...sono purificata. Senza ricordi.
Come una manta veleggio nell'acqua e vado accumulando energia elettrica.
Inconsapevole mi carico.

E' sera, guardo il mio elemento riflettersi in occhi pieni solo di me. La mia pelle è sensibile al calore, il tocco mi tranquillizza.

Hhh
Arrivano improvvise.
Sono morbide, inaspettate, decise e fugaci.

Sono su, su, su... a razzo, sono un'uccello del paradiso, sono una visione...arti, pensieri, fiori, piume, stoffe
...e morbida pelle e carne.

Sono labbra appena baciate, sono tutta lì.


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