Venerdì 12 Novembre 2010 - Oggi mi sento così, con i sensi in stato di ipersollecitazione morbida. Sono vestita a strati, strati di stoffe sovrapposte a strati, tessuti differenti, la ruvidezza del cappotto di lana, la compostezza inconsistente della giacca in maglia, la fluidità della sciarpa sottile, la croccantezza della camicia e della gonna di cotone. In questa confusione di stoffe ci sono io, mi sento carne morbida da abbracciare, capelli lisci, sottili e setosi di bambina che si mischiano alla stoffa della sciarpa e al metallo freddo degli orecchini pendenti. Sono fatta di profumo e calore. Dalla camicia semi aperta emergono rotondi e morbidi i miei seni. Hanno il tepore e la consistenza di uova alla coque. Me ne sto quiescente, aspettando di essere abbracciata e spogliata. Strato dopo strato dopo strato, fino a rimanere nuda e vibrante. Senza accesso alla mente. Solo sensi e fisicità.
3 commenti:
Il "vedo non vedo" è molto più eccitante della nudità espressa. E lo stesso vale anche per la mente.
Zar
Sono fondalmentalmente una "tattile" o meglio sinestetica... ma riesco ad immedesimarmi in quello che può eccitare una mente maschile, la "visione", e lo scatenamento della fantasia che questa comporta, un prodotto puramente mentale...
P.S. mi rendo conto che da "tattile" ho relegato la visione ad un senso solo mentale... come dire, se non puoi toccare, annusare, gustare... non esiste veramente. Dimenticando che il suono e la visione esistono nella realtà anche se non tangibili.
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