Venerdì 17 Luglio 2009 - Mi stai spiegando la complicatezza delle connessioni internet, ti seguo bene. Sei bravo a spiegare le cose, il tuo sguardo fermo, le mani concise che illustrano i vari passaggi. Io mi sono sciolta i capelli, ondeggio con il piede nudo della gamba accavallata rivolto verso di te.
Distrattamente prendo una fragola, e la addento guardandoti negli occhi.
Devo aver fatto qualcosa, qualcosa con la bocca o le labbra perchè improvvisamente non riesci più a continuare il discorso, le mani che cercano di riafferrarlo, le parole che ti sfuggono e le pupille dei tuoi occhi che hanno cambiato sostanza, sono diventate liquide. Vedono una tua immagine di me e nello stesso tempo vedono solo me.
Per la prima volta ho capito chiaramente che effetto posso fare.
Ho giocato, perdonami. Ho continuato a fissarti per vedere fino a che punto riuscivo a tenerti sospeso, in un tempo indefinito puntellato dal tuo cercare parole normalmente a te familiari.
Poi ho distolto gli occhi e ti sei rilassato, piano piano hai deglutito e sei riuscito a riannodare i fili spezzati del discorso. La conferma di aver visto giusto l'ho avuta subito, sei arrossito e rapido hai dato una occhiata di lato per vedere se qualcuno aveva notato. Tutto nella norma. Un sospiro di sollievo e lentamente il ricordo pungente dell'immagine di me, della mia bocca, delle mie labbra, dei miei occhi e della fragola svaniscono dal tuo viso. Ma ora so, sento, che mi guardi con altri occhi.
E che ti basterà pensare a una fragola per riavermi davanti a te.
2 commenti:
Diavolo che effetto che fai!!
Il massimo che mi è riuscito è stato la bocca aperta x 6 secondi.
Molto puntuale la tua descrizione sembrava di stare li ad osservarvi.
Ti ringrazio Lucenera, in effetti il tempo si è dilatato seguendo criteri di un altra dimensione in quel momento, l'immaginare la trasgressione, la presenza di altri, ha fatto, penso, il resto. Per me è stato illuminante capire che effetto potevo fare, anche involontariamente... mai resa conto prima. mk
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