mercoledì 9 novembre 2022

Tobacco Vanille - Tom Ford

 


Tobacco Vanille fa parte della collezione Private Blend di Tom Ford, sulla mia pelle, appena spruzzato, ha una partenza di cioccolato con le mandorle, quelle tavolette di cioccolato al latte finissimo con scaglie di mandorle tostate e anche di nocciole Piemonte. Questo lato gourmand viene tenuto a bada da un tappeto di legni morbidi, frutti disidratati tra i quali mi sembra esserci datteri e fichi secchi, il profumo del fiore di tabacco e il tabacco dolce, umido, appena trinciato che si usa per le pipe. Un tabacco aromatizzato e biondo. Quando si racconta che con Tobacco Vanille Tom Ford abbia voluto fare un omaggio a Londra è capibile il richiamo: Tobacco Vanille ha un aroma che nell'immaginario parla di quei salotti inglesi dove gli uomini si ritirano per fumare, parlare e gustare un bicchiere di scotch, con il camino acceso, le poltrone di pelle, il profumo del tabacco delle pipe maneggiate con calma e perizia, l'aroma sprigionato da un tumbler in cui si scalda uno scotch morbido. La vaniglia è quella della bacca, dall'odore un po' farmaceutico e resinoso, che si sviluppa e ancora tutte le fragranze alla pelle donando calore e rotondità. Non ci sono spigoli, asperità, fretta, logorio della vita moderna. 

Tobacco Vanille è un profumo da meditazione come certi distillati serviti con il cioccolato. 


Tobacco Vanille (Tom Ford) - 2007- Ambrato Speziato (Olivier Gillotin)
Foglie di Tabacco, Note Speziate, Vaniglia, Cacao, Fava Tonka, Fiore di Tabacco, Frutti Essicati, Note Legnose



giovedì 20 ottobre 2022

Iris Nazarena - Aedes de Venustas



Temperatura di matita, sia il legno che la grafite, camicia bianca di lino, petali di rosa schiacciati tra le dita, e poi lui, un iris secco e polveroso, antico. Iris Nazarena è uno scrigno di ricordi, ma non ha connotazioni romantiche per me, sono ricordi di bambina. In qualche modo è austero, rigoroso.

Posseggo la versione purse spray, un oggetto di metallo dal design raffinatissimo che richiama la chiusura della versione grande. Le bottiglie di Aedes de Venustas con il vetro fumé o colorato che ti faceva identificare a colpo d'occhio il profumo, la chiusura in metallo dorato satinato, erano bellissime. Ne posseggo tre, l'incenso marino di Copal Azur, il garofano fiammeggiante di Oeillett Bengale, il morbido incenso camosciato di Musc Encensé, e ringrazio di averle acquistate quando c'era ancora la vecchia confezione perché il flacone nuovo è per me motivo di imbarazzo.

La storia di Aedes de Venustas ha molto a che fare con il negozio di New York dapprima in Manhattan e poi situato nel centro di Greenwich Village, dal decoro di velluti, richiamati nella confezione esterna dei profumi, le cabinet de curiosités, la sensazione di essere nell'epoca vittoriana, dai loro proprietari Karl Bradl e Robert Gerstner, il loro gusto sopraffino che esercitavano nella scelta degli oggetti e dei profumi da offrire al pubblico, la decisione di creare una loro linea di profumi con l'incenso come comune denominatore di ogni fragranza, tutte frutto di una certa estetica di indulgente opulenza che i nuovi flaconi non rispecchiano. 

Mentre il trio di profumi citato prima mi rispecchia moltissimo, ognuno si riferisce ad una sfaccettatura di me, così non posso dire di Iris Nazarena, che però mi ha dato la possibilità di tenere tra le mani questo oggetto bellissimo completamente di metallo, come un amuleto, come un reperto proveniente dall'antico Egitto. Se il profumo, la fragranza, è sicuramente la parte fondamentale dell'acquisto di un profumo, il suo contenitore, la scelta del design, aggiungono una esperienza che indubbiamente ha il suo peso nell'immaginario collettivo e personale.



Iris Nazarena (Aedes de Venustas) - 2013 - Floreale Legnoso Muschiato (Ralph Schwieger)
Iris Bismarckiana, Incenso, Semi di Ambretta, Bacche di Ginepro, Anice Stellato, Cuoio, Legno di Agar, Chiodi di Garofano, Rosa di Maggio, Legni, Muschio, Vetiver






 


mercoledì 14 settembre 2022

Shaghaf Oud Abyad - Swiss Arabian

agarwood - oud zdjęcia i obrazy z banku zdjęć


Shaghaf Oud Abyad è il secondo genito di una serie di profumi di Swiss Arabian che sono stati declinati a varie aromaticità, il primo (di cui ho parlato qui) è quello nel flacone dorato mentre Shaghaf Oud Abyad è quello nel flacone bianco. Di fatto Abyad significa bianco ma per gli arabi di origine persiana Abyad è anche il nome del Mar Mediterraneo che chiamano Mar Bianco Abissale in Mezzo. 
Così il profumo richiama nel nome - Shaghaf - un nome mussulmano da ragazzo che significa amore - Oud - che identifica il legno antico e - abyad - il Mare Bianco Abissale in Mezzo componendo una immagine di questo ragazzo che sa di legno e di mediterraneo e che ti guarda con gli occhi dell'amore.
Shaghaf Oud Abyad inizia un un fumo aromatico delicato, quasi talcato, persistentissimo e in sottofondo quell'odore di erbe aromatiche che si può sentire solo sulle isole del Mediterraneo, un origano molto secco e soave, un sentore leggerissimo di cuoi scamosciato, resine calde e rotonde, incenso e legni morbidi. 
E' un profumo molto particolare, non sentito, portabile sia con le temperature calde dove dona ariosità e senso di pulito, in una maniera diversa dal senso di pulito che da il muschio, è proprio come sentire sulla pelle dei vestiti bianchi in garza di lino mossi dalla brezza, e in inverno dove prevale la sensazione dei legni, del fumo e delle resine, che ti avvolgono in una spirale odorosa, caldo morbida.
E' come un abbraccio protettivo. Proietta la sua personalità a metri di distanza ma senza essere invasivo. E' sottile come un filo di fumo, incuriosisce e lascia una impressione di estrema nettezza.
L'oud qui è, fortunatamente per me che non lo amo, impalpabile e soffice. Il risultato che ne deriva è di un profumo che affonda le radici nella tradizione antica delle fumigazioni ai bordi dei templi, con le erbe aromatiche, il fumo quindi non costretto ha modo di espandersi e diluirsi nell'aria rarefatta.




Shaghaf Oud Abyad (Swiss Arabian) - 2010 - Legnoso Speziato ()
Pepe, Bergamotto, Origano, Semi di Pimento, Incenso, Labdano, Ambra, Agrumi, Olibano, Mirra, Opoponax, Legno di Agar (Oud), Fumo di legno di Oud, Cuoio, Patchouli, Sandalo


selective focus, sticks of agar wood or agarwood background the incense chips used by burning for incense & perfumes of essential oil as oud or bakhoor - oud zdjęcia i obrazy z banku zdjęć


mercoledì 31 agosto 2022

Cristalle Eau de Parfum - Chanel

 


Ho sempre avuto una passione per i profumi chypre, che ora sono un po' desueti, mi piaciono soprattutto quelli agrumati o aromatici. La famiglia dei chypre ha sempre una composizione di base formata da un accordo bergamotto, patchouli, labdano e muschio di quercia, note che si trovano sempre sulle isole del Mediterraneo e soprattutto a Cipro, il cui nome in francese Chypre da il nome alla famiglia olfattiva. A questo accordo si aggiungono spesso ambra e rosa, fiori o frutti che ammorbidiscono il sentore di terra e di erba che li contraddistingue. E' un accordo forte, che non a tutti piace e che negli anni ha preso seguaci. 

Affonda le sua radici nell'epoca romana, dove proprio a Cipro veniva creato un profumo con accordo di labdano, storace e calamo, molto resinoso quindi, al quale veniva aggiunto bergamotto e muschio di quercia. Ma è Jacques Guerlain, con lo zio Aimé Guerlain, che armonizza definitivamente le note, ci aggiunge la pesca e esce con Mitsouko capostipite di tutti i profumi chypre che conosciamo oggi. La famiglia Guerlain non è nuova alla pratica dell'invenzione di accordi che diventano la firma dei loro profumi, fu infatti sempre Jacques Guerlain ad inventare quella che poi venne battezzata Guerlinade, un accordo di bergamotto, rosa, gelsomino, fava tonka, iris e vaniglia che è la base di moltissimi profumi iconici di Guerlain a partire da Shalimar. 

Oggi il bergamotto e il labdano vengono sostituiti da limone e vetiver, il muschio di quercia è quasi impossibile da utilizzare, per le norme IFRA, e l'accordo chypre è piano piano mutato fino a diventare più morbido e rosa e dando la nascita a profumi chypre moderni come Coco Mademoiselle. 

Entrata nel mondo dei profumi tramite Diorella, il mio primo profumo, un aromatico chypre floreale, ho sempre apprezzato i chypre più aerei e freschi, dopo Diorella fu la volta di Eau Savage sempre di Dior e poi un po' più grandicella scoprii Cristalle Eau de Toilette, verdissima, cristallina, una sferzata di agrumi sorretti dall'accordo chypre che sosteneva e definiva il profumo invece di lasciarlo svanire da solo nel mondo evanescente e labile degli esperidati.

E' nella ricerca del Cristalle dei miei vent'anni, in una estate torrida, che mi sono imbattuta in Cristalle Eau de Parfum. Li ho potuti annusare entrambi e il Cristalle che ricordavo non era più come allora, troppo verde e mancante di profondità, annuso l'Eau de Parfum e mi ritrovo indietro nel tempo, eccolo è lui.

Cristalle parte come una lama di sole, l'acuminatezza del limone, del petit grain e del bergamotto è verde, tagliente, luminosa, pungente di basilico e di galbano. Dopo pochi minuti subentrano le note del mandarino più dolce e il profumo del melone, che se ne sta ancora intero seduto nell'orto, un misto di terra calda e buccia retata, che preannunciano i fiori. Il profumo del Giacinto, che solitamente nel fiore trovo troppo profondo, è qui appoggiato su un caprifoglio limoncino, narciso e gelsomini fatti di luce, pesca e fiori bianchi. Cristalle rimane così, tutto il tempo che ci vuole per innamorarsi e infine ci conduce all'ombra del bosco, calda dopo una giornata di sole pieno, l'odore terroso del muschio di quercia, del fieno, del vetiver più secco, dei legni. Non è resinoso, è piuttosto aromatico come lo può essere un arbusto. Sono li nel bosco caldo, all'ombra, come una volpe nel bosco, sono solo respiro,  guardinga tra le felci, gli occhi verde oro che scrutano in silenzio.


Cristalle edp (Chanel) - 1993 - Chypre floreale (Jacques Polge)

Limone di Sicilia, Bergamotto, Basilico, Petit grain, Galbano, Hedione, Mandarino, Melone, Giacinto, Legno di Rosa brasiliano, Narciso, Ciclamino, Cumino, Caprifoglio, Assoluta di Gelsomino, Pesca, Ylang ylang, Mughetto, Iris di Firenze, Muschio di Quercia, Fieno, Vetiver, Cedro, Labdano, Temperatura di Matita, Legno di Sandalo, Zibetto, Muschio




Cristalle edt (Chanel) - 1974 - Agrumato aromatico (Henri Robert, Edmund Roudnitska)
Limone di Sicilia, Bergamotto, Basilico, Petit grain, Galbano, Hedione, Giacinto, Legno di Rosa brasiliano, Caprifoglio, Assoluta di Gelsomino, Muschio di Quercia, Fieno, Vetiver, Cedro, Labdano, Temperatura di Matita

Gli altri chypre:

Diorella edt (Dior) - 1972 - Chypre floreale (Edmund Roudnitska)
Note Verdi, Limone di Sicilia, Bergamotto, Melone, Basilico, Caprifoglio, Gelsomino del Marocco, Pesca, Garofano, Ciclamino, Rosa, Muschio di Quercia, Vetiver, Patchouli, Muschio

Eau Sauvage edt (Dior) - 1966 - Agrumato aromatico (Edmund Roudnitska)
Limone, Bergamotto, Basilico, Rosmarino, Carvi, Note Fruttate, Gelsomino, Coriandolo, Patchouli, Garofano, Rizoma di Iris, Sandalo, Rosa, Muschio di Quercia, Vetiver, Muschio, Ambra

Eau Sauvage parfum 2017 (Dior) - 2017 - Agrumato aromatico (Francois Demachy)
Cedro, Bergamotto, Lavanda, Vetiver di Haiti, Elemi 
Dicono sia il più simile all'originale 1966 ma più intenso

Eau Sauvage Extreme (Dior) - 1984 - Agrumato aromatico (Edmund Roudnitska)
Limone,, Lavanda, Bergamotto, Basilico, Patchouli, Note Fruttate, Rosmarino, Foglie di Alloro,  Coriandolo, Aldeidi, Sandalo, Gelsomino, Rizoma di Iris, Muschio di Quercia, Patchouli, Cedro,  Muschio, Ambra

mercoledì 13 luglio 2022

Coco Mademoiselle - Chanel

  


Coco Mademoiselle è semplicemente meraviglioso. E' una giornata estiva mossa da una brezza fresca proveniente da un mare nascosto. 

Creato da Jacques Polge nel 1978, si narra che fu tenuto in sospeso perché ritenuto troppo moderno e per non interferire con l'uscita appena avvenuta (4 anni prima) di Cristalle. Tutta un'altra politica rispetto all'attuale sovraffollamento di flanker su flanker in uscita a cascata quasi su base tri/semestrale. 

Allora io me lo ricordo Cristalle, l'eau de toilette, l'avevo acquistato perché lo sentivo affine a me, verde, affilato, trasparente e un po' introverso, avant-garde. D'altronde non ero nuova a questo genere di chypre agrumati, con Diorella prima e Eau Savage poi, adoravo il senso di libertà che questa famiglia olfattiva dona sempre.

Insomma creano Coco Mademoiselle ma lo tengono li, nascosto. Quando finalmente si decidono a farlo uscire sul mercato sono passati 23 anni. E' il 2001 e dopo altri 20 lo scopro io, in un giro accaldato in profumeria, dopo la cocente delusione di Coco Noire non mi ero più avvicinata ai profumi di Mademoiselle. E' un giorno caldo e sono alla ricerca di qualcosa che possa portare quella sensazione di brezza fresca, ma che non sia il solito profumo di spiaggia o un maschile. Trovo Florabotanica di Balenciaga, di cui parlerò e di cui non riuscirò a capacitarmi del suo ritiro dal mercato, e la commessa mia amica mette un paio di bustine di crema corpo di Coco Mademoiselle nel sacchetto.

Alla prima doccia apro una bustina e centellinando la crema ne metto un pochino sulle braccia. Per tutta la giornata mi accompagna questo profumo buonissimo, che provoca annusate compulsive da parte mia e anche da parte delle amiche. Nel giro di qualche giorno torno per comprare la crema corpo e dopo qualche tempo ripasso per prendere il profumo. Lo uso quando è arrivata la seconda parte della primavera, quando comincia ad esserci il caldo quasi estivo, è femminile, fresco e fiorito, salino e muschiato, ha un aggancio di resine e legni, a tratti potrebbe sembrare unisex, ma poi ritorna il connubio rosa più gelsomino che fa sentire eleganti e sicure, di quell'eleganza che non proviene dagli abiti ma da qualcosa dentro di sé. Hanno fatto bene a chiamarlo così perché conoscendo la storia di Gabrielle Chanel detta Coco, io me la immagino in estate, vestita con i pantaloni e la maglietta marinara rubata a lui, spruzzarsi di Coco Mademoiselle ed emanare luce e profumo per tutta la giornata. 



Coco Mademoiselle (Chanel) - 1978 creazione - 2001 uscita sul mercato - Orientale Floreale (Jacques Polge)

Bergamotto, Mandarino, Arancia, Fiori d'Arancio, Pompelmo, Rosa Turca, Mimosa, Litchi, Gelsomino, Ylang ylang, Opoponax, Fava Tonka, Patchouli, Vaniglia, Muschio Bianco, Vetiver



giovedì 9 giugno 2022

Scandal by Night - Jean Paul Gaultier

 


Una versione di Scandal più notturna, infatti si chiama Scandal by Night, che contiene una ciliegia sciropposa e la tuberosa al posto della combinata fiori d'arancio, gardenia. Ne risulta un profumo più dolce e ipnotico, la nota della ciliegia ha la parte sciropposa e la parta mandorlata molto ben definite, ammalianti, un tappeto vellutato di muschi, ambra e patchouli portano fino alla fine questo profumo da fata incantatrice, di quelle delle quali non è sano fidarsi.

La tuberosa qui è petali bianchi e miele, lavora nel corpo del profumo senza diventare dominante, la cera d'api e il sandalo danno rotondità e cremosità, l'olio di nardo aggiunge una nota legnosa, anch'essa comunque molto morbida, e aiuta a raggiungere quel livello di assuefazione stordente che si verifica negli stati di completo rilassamento, quella sensazione di testa vuota e corpo galleggiante benefica e calmante. E' una calma assertiva perché indossando Scandal by Night hai l'impressione di essere impermeabile alle critiche e sicura di te.




Scandal by Night (Jean Paul Gaultier) - 2018 - Orientale Floreale (Daphne Bugey)
Miele, Arancia Amara, Agrumi, Tuberosa, Ciliegia, Fiore d'Arancio, Pera, Nardo Himalayano (Jatamansi), Fava Tonka, Vaniglia, Cera d'Api, Patchouli, Sandalo, Amberwood, Muschio Bianco

mercoledì 18 maggio 2022

Scandal - Jean Paul Gaultier


Un design accattivante a volte è la chiave per attirare. A volte la storia finisce li, la bella bottiglia di design contiene un profumo come tanti altri. Non è questo il caso. Jean Paul Gaultier riserva sempre delle belle sorprese, profumi cosiddetti piacioni, in gergo, ma che hanno una loro personalità che si discosta dalla massa. 

Scandal viene definito un profumo al miele, in realtà comparato con un altro profumo al miele che posseggo, Miel du Bois di Serge Lutens, dove la nota di miele è preponderante e molto realistica, il miele di Scandal è un miele che fa nascondino in un bouquet di fiori d'arancio, gardenia e un gelsomino delicato, il profumo agrumato e zuccherino dell'arancia rossa è molto spiccato soprattutto in apertura, dopo un po' subentra anche il profumo di cera d'api che si aggancia nella memoria al profumo di legni aromatici, in un gioco di richiami di chi ha avuto un infanzia negli anni '60/'70. Il legno non c'è ma la mente riempie i buchi. 

Scandal è un profumo molto femminile dal profilo seduttivo giocoso, nessuna femme fatale o almeno non quella iconica. Ha un suo modo di fare misterioso tutto alla luce. E' accogliente e solare, di quel tipo di femminilità non respingente, che si afferma con le affinità elettive invece che con le differenze di carattere.

In estate ne basta uno spruzzo per essere avvolti dalla sua nuvola vibrante per ore, sembra di sentire il ronzio delle api, morbido e caldo, pervasivo. Fa sentire bene e seducenti.



Scandal (Jean Paul Gaultier) - 2017 - Chypre Floreale ( Daphne Bugey, Fabrice Pellegrin, Christophe Raynaud)
Arancia Rossa, Mandarino, Miele, Gardenia, Fiore d'Arancio, Gelsomino, Pesca, Cera d'Api, Patchouli, Caramello, Liquirizia

mercoledì 27 aprile 2022

Gieffeffe Bianco Assoluto - Gianfranco Ferré

Ho trovato questo profumo nel reparto profumeria di quelle catene di negozi deputati principalmente alla vendita di detersivi e prodotti per la casa e la cura del corpo. Ricordavo l'uscita di Gieffeffe quando ero una ragazza, ma aveva la boccetta trasparente, questo invece, come dichiara il nome "Bianco Assoljto" è bianca, esposta a fianco a Camicia 113, erano entrambi profumi che richiamano la croccantezza di una camicia bianca, cifra stilistica di Gianfranco Ferrè le cui innumerevoli interpretazioni della camicia da donna erano un mondo a se stante, colli e polsini importanti e fluttuanti come fiori in piena fioritura, avvitate sul busto, donne come elegantissime calle.

Gieffeffe Bianco Assoluto rende perfettamente in modalità olfattiva la sensazione di camicia bianca, inamidata e una grande collo e i polsi che si aprono come una calla. E' fresco, appena stirato, pulitissimo, croccante bianchissimo. Ogni volta che lo indosso, lo uso soprattutto in estate, ricevo sempre, sempre, sempre molti complimenti. E sono complimenti non strettamente legati al profumo che emano ma a tutta la persona, e che richiamano la sfera della solarità e della sensazione di libertà che dona una vacanza al mare su un'isola del mediterraneo, il silenzio rotto solo dalle cicale, le stradine che si dipanano tra case bianche, il pomeriggio dormiente di un'isola della Grecia.

Di fatto apre con una nota di fiori e agrumi, bucato steso al sole e appretto. Sono note che aprono l'animo e che portano luce. I fiori, che sono molto presenti, formano un bouquet senza predominanti, molto in stile anni '80/'90 ma senza essere una bomba olfattiva come spesso i profumi di quell'epoca.





Gieffeffe Bianco Assoluto (Gianfranco Ferré) - 1996 - Agrumato Floreale (Michèle Saramito)
Limone, Arancia, Bergamotto, Mandarino, Cedro, Pesca, Coriandolo, Osmanto, Rizoma di Iris, Gelsomino, Rosa, Fresia, Cardamomo, Noce Moscata, Muschio, Patchouli, Legno di Cedro, Ambra Grigia, Sandalo


mercoledì 16 marzo 2022

Farah - Brecourt

 



Nella ricerca dei profumi che assomigliano ad altri profumi, che sono stati tolti dal mercato, sono arrivata a Farah perché non c'era più Dolcelisir.
Dolcelisir che dicevano assomigliasse a Ambre Narguilé e per questo motivo fatto sparire ma poi a distanza di anni, a grande richiesta del pubblico, fatto ricomparire sugli scaffali di L'Erbolario in edizione limitata.
Avevo partecipato al sondaggio di L'Erbolario e avevo votato Dolcelisir e Tuberosa, che non ha vinto con grande dispiacere per me e poca lungimiranza, nella mia modesta opinione, visto che ora i profumi alla tuberosa sono richiestissimi. 
Ed eccomi qui ora, che posseggo Dolcelisir versione originale e versione edizione limitata, del quale farò un confronto prossimamente, Ambre Narguilé di Hermès e Farah di Brecourt.
Sono tutti della stessa famiglia olfattiva ma dove Dolcelisir (che è il mio preferito) è liquoroso e dolce, Ambre Narguilé è più polveroso e sciarposo, di quelle sciarpe di cachemire leggere e impalpabili ma che ti tengono al caldo nelle fredde serate autunnali.
E Farah? Farah parte più simile a Ambre Narguilè, il che fa di lui un profumo più invernale la dove Dolcelisir può essere usato in estate tranquillamente. E' quella nota olfattiva di sciarpa di cachemire, avvolgente e calda, morbida secca come solo la lana può essere. Nelle spire della sciarpa c'è un sentore di rhum al miele, cannella e frutta dolce più simile ai datteri o allo zenzero candito. 
La parte polverosa e secca è adatta anche allo stile più mascolino e fa di Farah un profumo androgino, misterioso e poco diffuso.


Farah (Brecourt) - 2010 - Orientale Speziato (Emilie Bouge)
Cannella, Storace, Bergamotto, Datteri, Miele Bianco, Cuoio, Cedro della Virginia, Benzoino, Fava Tonka, Labdano Francese, Patchouli, Muschio

mercoledì 9 febbraio 2022

R.E.M. - Ariana Grande


Ariana ci riprova e riesce ancora a fare un profumo non dolcione come va di moda adesso. 

Con R.E.M. porta la famiglia dei suoi profumi dal packaging sempre interessante ad avere un fratello adulto, meno dolce rispetto al precedente Cloud, più maturo e ascrivibile alla famiglia olfattiva Baccarat in maniera tangente. Appena spruzzato infatti si avverte una lavanda pulitissima e un lieve profumo di meringa, un pizzico di sale, come quello che rimane sulla pelle al tramonto dopo una nuotata nel mare. 

E' un profumo che potrebbe essere usato benissimo in ufficio e anche da un uomo, camicia bianca croccante, freschi di doccia e consapevolezza di sé e del flacone, rimasto sulla mensola, di questo profumo color quarzo rosa inserito nella bellissima concrezione di cristalli.

E' etereo, delicato, confortante, un profumo di non grande proiezione ma che sottilmente si dipana intorno al punto dove è stato spruzzato, modificando l'atmosfera in maniera discreta, senza urlare.


R.E.M. (Ariana Grande) - 2020 - Ambrato Vanigliato (Dora Baghriche, Clement Gavarry)
Zefir, Caramello, Fico, Sale, Mela Cotogna, Lavanda, Fiore di Pero, Muschio, Fava Tonka, Sandalo

giovedì 13 gennaio 2022

Gucci Bloom Profumo di Fiori - Gucci


La fortunata serie Gucci Bloom sforna un altro fratellino: Gucci Bloom Profumo di Fiori, che con la sua livrea gialla preannuncia già una esplosione di fiori solare.
Con una piramide un pochino più complessa rispetto al capostipite, che dichiarava solo tre fiori, Gelsomino, Tuberosa e Rangoon Creeper, il giallo aggiunge delle misteriose note solari e boschive, ylang ylang e una base di muschio, sandalo, benzoino a renderlo più bouquet che soliflora.
Già perché Gucci Bloom è sostanzialmente un profumo alla Tuberosa, di quelli che si facevano una volta, una tuberosa Poison, che da sola regge tutto. Gucci Bloom Profumo di Fiori è più succoso, di quella succosità che si attribuisce ai frutti. E' comunque un profumo floreale potente, una colla, che persiste sugli abiti per giorni e sulla pelle una bella giornata piena. Ed è una giornata estiva e di sole la dove quella di Gucci Bloom è una giornata di primavera. 
Dopo un'oretta, sulla pelle, Gucci Bloom è rimasto pressoché uguale, un monolite di tuberosa mentre Profumo di Fiori ha sviluppato la parte più soffice, uno skin scent di muschi puliti. 

P.S. ...ma il Rangoon Creeper di cosa sa?
Innanzitutto diciamo che è una pianta rampicante originaria dell'India, Filippine e Malesia. Il suo nome botanico è stato cambiato in corso d'opera perché quando fu scoperta era una pianta misteriosa e non riconducibile a nessuna famiglia, ora ha il suo nome latino Combretum Indicum. Una delle molte particolarità di questa pianta sono i suoi fiori che inizialmente bianchi si trasformano in rosa e poi in rosso profondo, così da attrarre tutte le tipologie di impollinatori sia notturni che diurni e il fiore prima eretto vira verso il basso trasformandosi in pendulo. 
Ma veniamo al profumo, alcuni lo descrivono come talcato, o come di noce di cocco tostata, o più semplicemente fruttato. Un notturno fruttato, per quanto questo voglia dire.
Kevin di Now Smell This, che si occupa di profumi e che l'ha coltivata, ne descrive il profumo come appetitoso, come se qualcuno stesse cucinando della marmellata di Guava. La Guava ha un sapore che alcuni descrivono a metà tra la fragola e la pera. Nella descrizione quindi va aggiunta la componente zuccherina e la sensazione di caldo. A questo profumo di marmellata di Guava rosa si accoda un profumo di burro e un pizzico di erba cipollina, facendo diventare il profumo di questo fiore come uno tra quelli più inusuali. 
Stropicciando le foglie Kevin ha poi descritto un odore misto di foglie di pomodoro e erba appena tagliata. Si ripromette di annusarne le radici quando dovrà rinvasarla. 
Di fatto il Rangoon Creeper non è altro che una Lonicera o Caprifoglio, che nella versione più conosciuta ha fiori bianchi e gialli e nella notte sparge il suo profumo così caratteristico di floreale dolcezza. 



Gucci Bloom Profumo di Fiori (Gucci) - 2020 - Floreale (Alberto Morillas)
Gelsomino Sambac, Rangoon Creeper, Tuberosa, Gelsomino, Ylang Ylang, Note Solari, Muschio, Benzoino, Sandalo, Note Boschive, Iris