martedì 15 luglio 2008

La Promessa

... ancora dal quaderno ott 2006 - nov 2007

Martedì 27 Marzo 2007 - Il mio limite è il mio corpo. O meglio questo è il limite che mi sono autoimposta cosi da non dover verificare nella realtà quello che valgo. Finché il mio corpo è più grande della mia testa, tutto ciò che penso di me non viene messo in discussione perché li rimane, non provato.

Non so quando ha avuto inizio. So solo che da un giorno all'altro avevo un corpo che non era il mio. Sproporzionato. Un corpone.

Il corpone ti mette al riparo. Ti mette al riparo dalle avances e comunque puoi sempre pensare che hai sbagliato a capire perché è impossibile che quel gran fico possa essere interessato a te. Ti mette al riparo dal dover dimostrare qualsiasi cosa. Perché si è portati a pensare che la lentezza di un corpo corrisponda alla lentezza della mente. Ti mette al riparo ma ti distrugge. Le prime a cedere sono le ginocchia, il presente. Se ignori il messaggio del qui ed ora, dopo un po' si fanno sentire le caviglie, il futuro. Ti stanno dicendo che non ci sarà futuro se continui così. Oppure che sarà un futuro molto doloroso e incerto. Limitato. Cominci con l'autolimitarti e finisce con gli altri che limitano te. Continuando a considerarti lento ti lasciano indietro. Ti lasciano spiaggiata. Tanto sanno che tu non andrai da nessuna parte.

E allora, lampante, la certezza del tempo passato. Passato a rimandare, sprecato in passatempi inutili. Passato a crogiolarsi nell'illusione di poter fare, ma accuratamente rimandando il fare. Per paura di mettersi alla prova e scoprire in maniera inconfutabile di non valere quel granché.




Sulla prima pagina del quaderno ho appuntato una descrizione. La visione autentica di me. Dal presente vedo una me stessa di un passato non troppo lontano, ragionare, piangere e ricominciare. Questa è La Promessa fatta a me stessa.

Iniziare dal fuori per modificare il dentro. Per me ha sempre funzionato così.

Domenica 15 ottobre 2006 - Io sono una donna misteriosa. Sono un'artista. Mi esprimo sotto diverse forme. Io creo. Io danzo e credo di poter riacquistare il mio corpo ed avere un'energia brillante. Io sono selvaggia e libera. Quando cammino ho l'elasticità di un felino in caccia. Quando mi muovo ho la tonicità e la sensualità di un gatto. Io Sono la Maestra di Ginnastica. Io sono la ballerina. Una musica interiore è sempre presente nei miei movimenti e io la seguo. Io sono femmina e bella.

P.S. ...e folle.

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