La mattina dopo questo sogno, da sveglia, sono caduta dalle scale distorcendomi la caviglia sinistra e battendo la testa contro il muro per aver ruzzolato giù da metà rampa. Ho dovuto ruotare su me stessa, (cambiamento del punto di vista) e "rompere" la testa per capire che dovevo modificare il mio futuro (le caviglie) per non soffrire ancora. Se non è un segnale questo.
Mercoledì 14 febbraio 2007 - Vivo ancora nella casa dei miei. Con indosso una tuta grigia sformata e gli occhiali da nerds vado al Centro Commerciale delle Piscine. Nel negozio di articoli sportivi c'è il Maestro di aquagym, che fa il commesso, vado al piano di sopra sperando che non mi abbia visto. Ovviamente mi ha vista. Mi raggiunge e mi invita a una festa per la sera stessa, dove sta organizzando qualcosa. All'appuntamento mi ci accompagna mio padre, sono in anticipo di 5 minuti, decido di sfruttarli per truccarmi. Vado in un parchetto/piscinetta, li c'è una vecchia che mi parla della sua vita. Mi trucco gli occhi con ombretto e matita azzurri ma non mi piace e lo tolgo. Vado al cancello del castello dove abita il Maestro, c'è della corteccia sui gradini. Il Maestro esce, saliamo in macchina e andiamo. Mi truccherò durante il tragitto.
Il Grigio implica una rinuncia. E' anche il colore del pensiero e della comunicazione.
Truccarsi in sogno è sinonimo di bisogno di cambiamento.
Il Parco indica un bisogno di vivere seguendo i propri istinti, la propria natura.
La Vecchia rappresenta la saggezza.
Cancello aperto, tutto è possibile, qualcuno vi offre la sua protezione e vi apre il suo cuore.
Il Castello Onirico rappresenta la realizzazione personale. Esso ci indirizza alla ricerca di noi stessi. E' un elemento incantato, richiama il mondo dell'inaccessibile. Ma al contempo apre le sue porte a questo mondo.
La Corteccia segnala franchezza e cieca fiducia nei rapporti con gli altri.
Il Gradini rappresentano i gradi di evoluzione. Fermarsi prima di salire rappresenta un momento di introspezione, una messa in discussione della propria vita.
Chi vive nel Castello? Il Principe. Come è sempre vestita Cenerentola? Di grigio e tutta stracciata. Chi solo vuole il suo bene? Il padre di Cenerentola. Chi incontra prima della festa? La Fata Buona. E dire che da piccola ho sempre pensato che Cenerentola fosse una scema.
Restare e soffrire quando avrebbe potuto benissimo andarsene in giro per il mondo.
La mia Cenerentola Onirica, il mio doppio, si toglie il trucco azzurro (il colore classico della fiaba) e si presenta così come è. Il Principe, il mio doppio maschile, riconosce le mie qualità senza bisogno di abbellimenti. Mi riconosce tra le altre. E' un Principe/Maestro/Commesso. Si occupa di gestire il mio negozio onirico. Tra le tante cose che potrei acquistare nel negozio ci sarà anche la scarpetta? Non mi è dato saperlo.
Egli vive nel castello, possiede quindi l'accesso al mio io più profondo. Egli è disponibile (il cancello è aperto) e lo farà con franchezza e fiducia in me (la corteccia sui gradini dell'evoluzione). Intanto comincia a guidare lui, mentre io mi preparo, truccandomi (iniziando il cambiamento).
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