Martedì 20 Aprile 2010 - Vago per strade di un paese senza macchine, sono in camicia da notte ma la porto arrotolata fino alla vita, e sono senza mutande, so che devo lavarmi ed entro da un fruttivendolo che, ho già visto in un altro sogno, ha il bidet tra le cassette esposte della frutta... mi avvicino all'oggetto del desiderio, intorno ci sono peperoni e meloni gialli, mi sono quasi seduta, e checcazzo... arriva il fruttivendolo... allora con gesto sciolto, abbasso la camicia da notte e dico: "dovevo solo lavarmi le mani" passo le mani sotto il getto di acqua fresca, le mie dita tagliano l'acqua e creano un velo uniforme dai bordi frastagliati, ho il naso all'altezza delle cassette della frutta, il profumo dei meloni è fortissimo, intenso, mi sveglio
2 commenti:
Una poesia in tema, del poeta romano Giorgio Vigolo: parla anche di meloni...
Trasognato e felice
Trasognato e felice
per viucole antiche,
vagavo sotto un cielo
vicino alla pioggia. Leggero
ai passi m' era il suolo
e vaniva la via sotto il piede
come un fiume di nuvole;
tanto mite scendeva
a specchio dei selciati
la dolce ora di sera fra le brune
case, e anche le persone ferme
nel vano buio delle porte avevano
non so quale perlata ombra sui volti.
Via Monserrato, via del Pellegrino,
Campo dei Fiori mi si aprì di gialli
meloni acceso e cocomeri rossi
nel grigio della sera senza lumi,
fin quando prese a cadere
una pioggia tiepida, lieve,
e le strade si fecero nere.
Beh, se non sei romana, pazienza (Roma, mon amour - oh, la mélancolie nostalgique)... Ma siccome sogni meloni, e allora... voilà!
Ti ringrazio daubmir per la bella poesia che non conoscevo, "il fiume di nuvole" e le strade che diventano nere e lucide per la pioggia sono due immagini bellissime ed evocative. Molto melanconiche, ma anche che spingono al movimento e al viaggio. Au revoir, mk
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