Tutto è cominciato quando, in esplorazione olfattiva presso La Farmacia Corti, la graziosa commessa mi ha fatto annusare le campane di vetro delle candele di Jovoy. Improvvisamente, in una campana, ritrovo un profumo del passato, una tuberosa del mio passato, che ancora oggi non riesco a riassegnare al profumo di origine. Un ricordo che riemerge dai miei vent'anni, credo, una scia che è arrivata fino a me attraversando l'oceano del tempo, senza portare con sé immagine o nome.
Chiedo se esiste il profumo per la persona della fragranza della candela, speranza illusoria.
Torno a casa, il ricordo del profumo ancora nelle narici, cerco un confronto tra i miei profumi alla tuberosa ma non c'è nulla di uguale e neanche simile.
Passano i giorni.
Sono giorni di voglia di resine e balsami, ogni tanto capita così, improvvisamente, questo viraggio, questo cambio repentino di rotta, verso nuove isole olfattive.
Sollevo il coperchio della bougie apothicaire di Mad et Len per annusare il profumo di Petits Papiers, (di cui parlo qui) che fa sempre nascere in me una sensazione di riempimento sensoriale che si espande e penetra nella carne e nel cervello.
Voglio essere quel profumo, e inizio a grattare delicatamente la cera naturale, con il polpastrello.
Per non lasciare segni.
Prelevo una porzione infinitesimale e la massaggio sul polso.
Il profumo di Petits Papiers mi accompagna nelle ore successive.
Tangibile come un guscio d'uovo, scaturisce da quell'unico punto dove l'ho messo stamattina.
Controllo gli ingredienti della candela di Mad et Len che mi rassicurano. Cera a base di soia, essenze naturali, tutto naturale nessun componente sospetto.
E così si fa spazio nella mia mente un' idea folle: se non riesco a risalire al profumo di tuberosa mnemonica posso sempre usare la cera della candela.
Il corpo è già sulla porta di casa, chiavi della macchina in mano, quasi lasciando la mente ancora seduta sul letto a pensare.
"Dai vieni".
Le candele di Jovoy, sono fatte utilizzando ingredienti naturali, non troppo lontano quindi da un profumo solido.
Si sprigiona, scaldata dalla pelle, una tuberosa vellutata, carnea, con un lato spigoloso come di vetro canforato mentolato, non riesco a smettere di annusarlo, è La Tuberosa Come Piace A Me.
Mi porto a casa la preziosa candela, che ora è custodita al riparo dalla polvere e pronta a donarmi il suo profumo quando desidero odorare di buono, di donna, di femminilità e audacia.
Le Demoiselles de la Rue de Provence (Jovoy Paris) - 2011 - Floreale (-)
Tuberosa, Ylang-ylang, Muschio
La Farmacia Corti si trova a Giussano in Via Gabrio Piola, 11
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