giovedì 9 gennaio 2020
Black Opium - Yves Saint Laurent
Chi si ricorda, e ha usato come me, Opium, rimarrà particolarmente interdetto.
Chi si immaginava un Opium più notturno, misterioso, opulento, quasi malvagio, non lo troverà.
Chi si aspettava un profumo di rottura rispetto a quelli di tendenza ultimamente. Ecco, no.
Il black di Black Opium si riferisce a qualcosa sicuramente nero ma non con l'accezione comunemente intesa ai vari black perfume. Qui c'è un caffè nero, senza zucchero, bollente e liquirizia calda, quasi allappante nel suo essere liquirizia purissima.
In prima istanza si viene pervasi da un profumo di pera matura e succosa, adagiata su petali di fiori bianchi, è una immagine velocissima, perché subito arriva lui, il black coffee, l'oppio moderno in una società che non permette il sogno ma che persegue la veglia ad oltranza, anche in stato confusionale, anche superato l'umano limite. Il caffè rimane come filo conduttore, ed accompagna nella danza forsennata, tutte le note che mano a mano si susseguono, una liquirizia calda e pungente, che si trasforma in morbida caramella mou alla vaniglia, che si scioglie in latte caldo, che impregna un legno dolce e cedevole, che diventa un patchouli vanigliato, non terreno, non aereo, che raggiunge un picco nell'unica nota puntuta del legno di cedro e per ritornare morbido, fluente come le luci del traffico di notte visto attraverso lenti appannate di pioggia e vapore di pelle di donna avvolta in cashmere alla vaniglia che appartiene al regno dei sensi e della carne.
Black Opium (Yves Saint Laurent) - 2014 - Orientale Vanigliato (Nathalie Lorson, Marie Salamagne, Olivier Cresp, Honorine Blanc)
Pepe Rosa, Fiori d'Arancio, Pera, Caffè, Gelsomino, Mandorla Amara, Liquirizia, Vaniglia, Patchouli, Cedro, Cashmeran
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