Venerdì 20 aprile 2012 - Sto guidando verso casa, dopo la piscina, l'asfalto e' vinile bagnato da cui si sollevano onde di bassa marea fatte di nebbia. L'erba illuminata dai fari della mia auto fluttua di un verde tenero e vibrante. Abbasso il finestrino, annuso l'aria: e' ancora carica di temporale, fa un rumore elettrico. Guardo in alto, oltre il pizzo nero del bosco il cielo e' turchese profondo, le mani cercano carne. Sono viva.
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