Sabato 28 aprile 2012 - Ho organizzato una cena sul balcone, ci sono parecchi invitati, gente che conosco e gente nuova. Tra le persone nuove c'e' questa ragazza, esile, bassa, jeans scuri e camicetta verde, ha i capelli corti alla maschietta e lentiggini appena accennate, si chiama Stefania. Sta parlando animatamente con qualcuno e da alcune parole che sento realizzo che potrebbe avere una relazione con K. Improvvisamente mi si apre tutta una nuova prospettiva, con una scusa mi avvicino ed inizio a parlare con lei. All'inizio e' un po' restia, ma riesco a farle capire che per me e' una buona notizia e le chiedo molto serenamente cosa ci trova in lui. Lei percepisce la mia empatia e assenza di gelosia e me lo spiega. Le cose che li accomunano sono proprio quelle che mi hanno sempre diviso da lui, prima in maniera inconscia poi in maniera piu' emersa. Mi chiede se il petting ha funzionato, si ma...non e' quello...sono contenta che loro stiano bene, mi sento libera. Mi sveglio felice, felice davvero. Finche' mi rendo conto che non e' vero, che era un sogno. Mi riaddormento. Sono ora sulla strada che porta alle mie scuole medie, ci sono i lavori in corso, i cartelli di deviazione continuano a farmi andare nella direzione opposta a quella che voglio. Sono alla guida della mia macchina, a bordo con me ci sono alcune mie colleghe, continuano a mutare...vedo le macchine scorrere sulla strada dove voglio andare io, ma a separarmi da quella strada c'e' un buco profondo due metri tutto transennato. Seguo le indicazioni di deviazione, tenendo presente pero' che dove voglio andare io e' di la...tengo attivata la mia bussola interna perche' appena riesco a svoltare voglio farlo. Mi sveglio.
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