Qualche tempo fa c'è stata una impennata di recensioni, note, testimonianze che vertevano tutte su un profumo, Baccarat Rouge 540, della Maison Francis Kurkdjian, che riprende un eau de parfum creata nel 2014 da questo naso per il 250° anniversario di fondazione della cristalleria Baccarat, chiamato solo Rouge 540 e prodotto in soli 250 pezzi esclusivi con boccetta di cristallo Baccarat lavorato a mano.
540 è la temperatura in gradi fahrenheit di fusione del cristallo con polvere d'oro che da luogo alla creazione di un particolare tipo di cristallo con una sfumatura scarlatta, vanto della casa dal 1847.
La cura che viene profusa per la creazione di questo cristallo, è molto simile al modo di lavorare di Kurkdjian, meticoloso e pulito. Questo naso, a differenza di altri, può vantare un carnet di collaborazioni in cui ha lasciato la sua firma inconfondibile anche se in fragranze diverse. Il suo amore per le materie prime, per alcune tipologie di muschi raffinati e rarefatti, di cui il For Her di Narciso Rodriguez è un esempio, lo ha portato a volere la sua Maison di profumi e, in seguito, a riprendere la creazione per Baccarat, rendendola accessibile ad un pubblico più vasto.
I suoi profumi sono sempre elusivi, raffinati, di una femminilità avvolgente ma non squillante. Pervadono l'aria in un modo sottile e non invasivo, creando un magnetismo che porta ad avvicinarsi per annusare meglio la pelle da cui emana la meraviglia.
Per Baccarat Rouge 540 si è addirittura pensato di creare una nuova famiglia olfattiva, questo per far capire l'unicità di composizione e il risultato ottenuto da Kurkdjian.
Dopo l'uscita di Rouge 540 nel 2014, la cui piramide olfattiva recita: arancia rossa, agrumi, hedione, lavanda, salvia, zafferano, ambra grigia, muschio di quercia, note legnose e quercia, nel 2015 Kurkdjian ha fatto seguire l'uscita sul mercato sotto il nome della sua Maison il Baccarat Rouge 540 che maggiormente ha colpito il pubblico più vasto (anche se pur sempre di nicchia) e la cui piramide recita_ gelsomino, zafferano, amberwood, ambra grigia, resina di abete e cedro e nel 2017 l'extrait de parfum con piramide: mandorla amara, zafferano, gelsomino egiziano, cedro, muschio, note legnose, ambra grigia. Per tutte le sue creazioni la percezione è stata piuttosto unanime, sillage mostruoso, circa due metri o più ma non forte o invasivo, piuttosto quella sensazione soffusa che ti fa chiedere da dove arrivi questo profumo meraviglioso, dimenticando quasi che lo indossi tu. Durata superiore alla norma con picchi di 24/36 ore.
Ovviamente, non sono mancate le ricerche per un clone con un prezzo più accessibile, e sembrerebbe che, a detta di molti che hanno potuto confrontare, la cerchia si sia ristretta su pochi nomi.
Che magari hanno ottenuto questo risultato, senza voler imitare ma per puro caso.
E' proprio incuriosita dalle recensioni, e dal non riuscire ad immaginare cosa rendesse così differente dal tutto già sentito, Baccarat Rouge 540 che mi sono imbattuta in un ricordo fotografico. Avevo già visto uno dei gemelli papabili in uno dei miei giri olfattivi in profumeria.
Così sono andata a testare.
E sono rimasta folgorata. Il primo profumo in questione è un insospettabile. Fa parte di quel range di profumi che non prendo in considerazione mai. I profumi delle starlette pop, che sfornano improbabili profumini dolciastri nel tentativo di perpetrare un immaginario molto american style nelle fan adolescenti.
Cloud di Ariana Grande. Eppure, nonostante il packaging a dir poco imbarazzante, Cloud è una meraviglia. E mi ha fatto capire il perché del bisogno di una nuova famiglia olfattiva Baccarat Rouge 540.
Nonostante la piramide di Cloud sia l'inno alla dolcezza stucchevole, in realtà il risultato è straordinario. E avviene quello che in inglese si definisce come
mimicking ossia un mimare, un ottenere con elementi differenti un risultato uguale. L'arte del creare profumi è complessa.
Sta di fatto che Cloud corrisponde molto da vicino alle descrizioni, e confrontato direttamente con l'avversario blasonato, ha retto il confronto in termini di benessere e effetto percettivo.
Come descrivere una cosa che non ha un paragone familiare unanimamente conosciuto?
Cloud parte con una nota aromatica a me molto familiare e cara, quella dei semi di kummel, chiamato anche cumino dei prati o cumino tedesco in latino
Carum Carvi, che niente ha a che fare con il cumino universalmente conosciuto e ingrediente cardine della cucina indiana, in latino
Cuminun Cyminum il cui odore e sapore invece mi è quasi insopportabile.
I semi di kummel hanno una aroma, fragrante, fresco, aromatico, leggero e arioso, che ricorda vagamente l'anice ma senza la sua pungenza. Spesso si può apprezzare sotto i denti sgranocchiando del pane del Sud Tirolo, dove è largamente usato. E' quel profumo sapore che ti fa dire Mitteleuropeo. Questa nota è la prima a comparire e anche la prima ad andarsene, non prima di mischiarsi alla nota di pera, come un dessert sano e dal sapore nord europeo, pere cotte con zucchero e semi di kummel e forse un pochino di noce moscata. Questa sensazione olfattiva gustativa viene soppiantata nel giro di qualche minuto da un profumo di legno di cocco, baccello di vaniglia, e odore di panna. Per ora Cloud è ancora piuttosto dolce ma non un dolce gourmand. Dopo poco arrivano delle note muschiate eteree e molto sofisticate, femminili, rarefatte, si mischiano per qualche minuto al profumo di un cioccolatino ripieno e poi arrivano dei legni aromatici a stabilizzare il tutto. Nulla di aggressivo o troppo forte, è come un'aurea. Come una nuvola appunto.
E' un profumo che fa fermare le persone e le spinge a valicare il limite della timidezza o del riserbo e a chiederti cosa indossi, che profumo buonissimo mai sentito è...
E io, annusando la nuvola vaporosa e impalpabile che mi circonda rimango misteriosa. Perché lo voglio solo per me.
Cloud (Ariana Grande) - 2018 - Floreale Fruttato Gourmand Baccarat (Clement Gavarry)
Bergamotto, Pera, Lavanda, Cocco, Panna Montata, Pralina, Orchidea Vaniglia, Note Legnose, Muschio